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Floris lascia la Rai. «Alè!» Andrà a La7 per 4 milioni

Floris lascia la Rai. «Alè!» Andrà a La7 per 4 milioni

Divorzio, dunque. Giovanni Floris e la Rai si separano. Il conduttore lascia Ballarò dopo dodici edizioni e l'azienda dopo un ventennio approdando a La7 dove, con ogni probabilità, andrà in onda al martedì, in prima serata, mantenendo così la collocazione tradizionale e almeno una parte del suo pubblico di riferimento. In fondo, è una scena alla quale abbiamo assistito già qualche anno fa, in occasione dell'addio di Michele Santoro, rispuntato, al giovedì sulla rete ora di Urbano Cairo.
Il tormentone del telemercato estivo si è finalmente concluso. Ma la ricostruzione della causa di divorzio risulta complessa. Le versioni contrastano. Posizioni lontane sui soldi o sugli spazi editoriali chiesti da Floris (una striscia quotidiana, qualche serata su Raiuno)? Secondo una fonte Rai “l'accordo sugli spazi era stato trovato. Il motivo della separazione è sostanzialmente economico”. Attualmente Floris percepiva 550mila euro l'anno, mentre il compenso proposto da Viale Mazzini per i prossimi tre anni era di un milione 800mila euro. Troppo pochi per il conduttore. Che ora, secondo alcune fonti, avrebbe ricevuto un'offerta di 4 milioni in tre anni. Praticamente più del doppio. Del resto, non si lascia un'azienda come la Rai nella quale si è cresciuti per una differenza di qualche decina di migliaia di euro. Resta da vedere se, insieme a un contratto così ricco, a La7 Floris conquisterà anche gli spazi ulteriori che chiedeva in Rai.
Piuttosto freddo il congedo di Viale Mazzini dal conduttore che “nel ringraziarlo per il lavoro svolto, gli porge i migliori auguri per il suo futuro professionale”. “Ringrazio la Rai e 'Ballarò' cui devo tutto, perché in questi lunghi anni mi hanno formato e dato fiducia”, è invece il saluto del giornalista in un comunicato nel quale osserva che “rimettersi in gioco è salutare e giusto”.
Da La7 non filtra alcun commento. Anche perché, stando al tg di Enrico Mentana, “non c'è ancora un accordo siglato. Essendo una materia delicata, è inutile mettere bandierine fino a che non si è raggiunta la vetta”, frena il direttore del TgLa7. Però “molti siti dicono che viene da noi. Alè?”, si chiede gigioneggiando un tantino Mentana. Che alla fine, pur col condizionale, gli dà il benvenuto: “Trattativa ancora in corso permettendo, lo accoglieremmo a braccia apertissime”.
In Rai il direttore della terza rete Andrea Vianello sta già lavorando alla definizione del nuovo conduttore. 'Ballarò' è un marchio di proprietà della tv pubblica. In prima fila c'è Gerardo Greco, già successore di Vianello ad 'Agorà', dove dovrebbe essere rimpiazzato. In seconda battuta si fa il nome di Bianca Berlinguer, direttore del Tg3, che difficilmente potrebbe continuare a dirigere. In ogni caso ci sono moltissime probabilità che a chiunque tocchi, dovrà vedersela con il suo predecessore e “fondatore” del talk di Raitre passato alla concorrenza. Dove, sembra di capire, Floris godrà ancora della collaborazione di Maurizio Crozza per le copertine.
Per la Rai, comunque, dopo l'abbandono di Santoro di tre anni fa, quella di Floris è una seconda grossa perdita. “Mi dispiace per Floris, ottimo professionista”, ha commentato il consigliere d'amministrazione, Antonio Verro, “ma la vicenda risponde a logiche di mercato che la Rai ha fatto bene a non seguire”. Più improbabili, invece, interferenze di natura politica come si chiede Maurizio Gasparri: “Ma Floris va via dalla Rai perché ha avuto il coraggio di fare domande scomode a Renzi? C'è un editto di Renzi sul conduttore di 'Ballarò'?” Restando alla trattativa in attesa di conclusione, esclusi contatti concreti con Mediaset, il passaggio a La7, dove già lavorano diversi professionisti della scuderia di Beppe Caschetto (Lilli Gruber, Corrado Formigli e lo stesso Crozza), è la conclusione più plausibile.

L'anno prossimo La7 potrà verosimilmente schierare una linea di talk show di approfondimento composta da 'Piazza pulita' al lunedì sera, il nuovo programma di Floris al martedì, 'La gabbia' al mercoledì, 'Servizio pubblico' al giovedì e 'Bersaglio mobile' di Mentana al venerdì.
Ne sapremo di più il prossimo 10 luglio alla presentazione dei palinsesti.

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