
- "Non abbiamo nessuna prova ma i sospetti di sabotaggi ci sono". Lo dice la portavoce italiana del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia. "Sospettiamo sabotaggi alle barche, che peraltro ci sono stati anche nella storia delle precedenti flottiglie - spiega - Ad esempio il caso della Famiglia, una delle imbarcazioni più grandi, che ha avuto quel problema al motore che l'ha bloccata e non ha mai più ripreso il largo è stato sicuramente un evento sospetto". Quindi non hanno prove, ma sospetti, però la spacciano come certezza. E nessuno che dica loro: signori, fate ridere.
- Grazie a Dio, Milano non si piega a nostalgici e ambientalisti. Ciaone a San Siro, finalmente la città più economicamente avanti d’Italia avrà uno stadio nuovo di zecca. Dico solo che, in un Paese normale, non ci sarebbe stato neppure il bisogno di abbattere il Meazza. Inter e Milan avrebbero potuto costruire in altre zone i loro impianti, lasciando San Siro alla Nazionale e ad altri eventi. Ma ovviamente non siamo un Paese normale.
- Aveva ragione Greta Thunberg, e la cosa mi costa non poco ammetterlo. Ma quando si è dimessa dal comitato direttivo della Flotilla ha denunciato la propensione a parlare più della missione stessa che dei palestinesi. Ed è quello che, alla fine, è successo. Media, giornali e tv discutono solo dei pericoli che corrono i militanti, del rischio abbordaggio, dei guasti, dei dibattiti interni, delle liti col governo italiano, delle proposte di mediazione. Nel racconto sulla Global Sumud, il benessere dei gazawi è totalmente scomparso. E quindi la Flotilla ha fallito la sua principale missione.
- Se volete sapere cosa rischiano i martiri della Flotilla, andatevi a vedere questo video: mostra il precedente del 2010, quando una flotta di 9 barche “umanitarie” cercarono di rompere il blocco navale, vennero abbordate e - alla prima reazione violenta - provocarono la risposta dei corpi speciali israeliani. Risultato: un massacro, con 9 morti. Bella idea del cavolo.
- La Cgil annuncia lo sciopero generale nel caso in cui la Global Sumud Flotilla venisse fermata. Speriamo per loro arrivino al largo di Gaza solo venerdì, altrimenti sai che casino chiedere ai lavoratori di scioperare di mercoledì?
- Stanotte la Flotilla rischia grosso. E sapete cosa ne penso? Fattacci loro. L’Italia ha mostrato loro una via d’uscita ma hanno voluto fare di testa loro. Se la sbrighino da soli, ora.
- In un clamoroso servizio di Quarta Repubblica si vedono gli studenti delle Università di Torino dire che gli ebrei dovrebbero finire nei forni e che se ne vedessero uno in giro lo picchierebbero. A Torino. Alla luce del sole. Poi non venitemi a dire che non si tratta di antisemitismo. Quando gli Stati Uniti hanno mosso guerra a mezzo mondo, anche quelle più contestate, tipo il Vietnam o l’Iraq, a nessuno sarebbe venuto in mente di prendersela con “un americano” a caso in Ateneo solo in quanto americano. Con gli israeliani sì, invece. E questo, ve lo dico, fa un po’ impressione.
- Il piano di pace per Gaza siglato da Trump e Netanyahu funzionerà? Non lo so. È ragionevole? Nei suoi 20 punti, sì. Hamas lo accetterà? Impossibile dirlo. Ma in qualsiasi altra situazione, una leadership politica che insista con la guerra quando la sua popolazione subisce quello che sta subendo, avrebbe provocato l'indignazione mondiale o una rivolta interna. Invece a Gaza tutto è possibile.
- Francesca Albanese sta superando ogni limite. Non può dire che "Terroristi, terroristi. Tiziano Terzani ci diceva che non bisogna giustificare i terroristi, però bisogna capirli, chiedersi che cosa vogliono. E alla fine la storia si ricorderà di questo: che sono riusciti a portare la Palestina di nuovo al centro della discussione. Stanno animando una rivoluzione globale". Vi rendete conto? I terroristi sono terroristi, punto. Non portano nulla al centro della discussione. Perché altrimenti giustifichiamo, in futuro, il pazzo di turno che per "portare al centro della discussione" chissà quale richiesta politica (autonomista, rivoluzionaria, quello che volete voi) massacra 1200 civili innocenti. E questo non è accettabile. Nessun atto terroristico è mai "capibile". Fine. Vi ricordo che i 1200 morti israeliani NON erano militari, combattenti o governanti. Erano ragazzi.
- Anche perchè con questa logica che "i terroristi bisogna capirli", allora va "capita" anche la reazione di Israele. Che sarà spropositata, per carità, ma conseguente ad una azione di guerra o guerriglia.
"Capiamola", allora, questa reazione israeliana. Oppure dobbiamo "capire" solo gli uomini in armi che piacciono a voi? "Chiediamoci cosa vuole" Tel Aviv bombardando Gaza. Ma vi rendete conto che i certi discorsi sono deliranti?