Vigilia di ballottaggi per il centrodestra in Lombardia. E prova di nuove intese politiche per riallargare la coalizione, come a Pavia, dove il sindaco, Alessandro Cattaneo, ha riunito intorno a sé l'intero centrodestra prima del big bang, da Forza Italia a Ncd a Fratelli d'Italia fino alla Lega e alle forze civiche che hanno votato la sua lista. Anche a Bergamo, con il sindaco Franco Tentorio, il centrodestra gioca a ranghi compatti per sfidare il renziano Giorgio Gori. E a Cremona, dove la Lega ha presentato un proprio candidato sindaco al primo turno, l'intesa è recuperata in vista del rush finale. Un'immagine plastica dell'accordo politico si è vista a Milano, dove il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha parlato di un nuovo centrodestra unito insieme con Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi, e la coordinatrice lombarda di Forza Italia, Mariastella Gelmini.
Bergamo, Pavia e Cremona sono i tre capoluoghi chiamati al ballottaggio. Ma in tutto i Comuni lombardi in cui la sfida è ancora aperta sono ventisette. E ben sette cittadine del Milanese tornano alle urne. C'è anche Cesano Boscone, un tempo roccaforte della sinistra sin dal primo turno: questa volta la scelta del sindaco si deciderà al secondo turno. Un Comune in controtendenza. Il centrosinistra in Lombardia è per lo più in vantaggio.
Si tratta di capire se l'onda lunga dell'effetto Renzi giocherà anche al ballottaggio, oppure se l'attenzione tornerà sulla più o meno buona amministrazione offerta dai sindaci in carica. Punta sulla sua immagine di sindaco più amato d'Italia Alessandro Cattaneo. Il primo cittadino di Pavia si è fatto fotografare non con politici, ma con familiari e amici. Lo scatto del giorno è con la mamma, che ha chiuso una carriera da insegnante durata 41 anni. Poi, a sostenere Cattaneo, è salito sul palco Ron per un concerto.
A Bergamo la campagna elettorale si è chiusa con un dibattito all'americana tra lo sfidante Giorgio Gori e Franco Tentorio, sindaco della città del 2009. Fair play d'altri tempi, nonostante una campagna elettorale senza esclusioni di colpi. La serata è stata dedicata a una festa in piazza. Anzi due: per Tentorio è arrivato il sostegno del segretario della Lega, Matteo Salvini, e della coordinatrice azzurra di Forza Italia, Mariastella Gelmini. Per Gori è arrivata la ministra più famosa del governo, Maria Elena Boschi.
Big della politica anche a Cremona. E a testimoniare l'impegno della Lega per il ballottaggio è arrivato il presidente della Regione, Roberto Maroni. Un aiuto lumbard al candidato sindaco di centrodestra, Oreste Perri. Anche qui, a sostegno del candidato di centrosinistra, è arrivata Maria Elena Boschi, testimonial di Renzi per Gianluca Galimberti. In due piazze poco distanti si è così svolta la disfida tra la Boschi e Maroni. Non è un segnale da poco la presenza di Maroni a Cremona: è una chiamata al voto per evitare l'astensionismo dei leghisti che al primo turno avevano scelto il candidato del Carroccio. E un modo di avallare il centrodestra modello lombardo che non ha mai smesso di governare in Regione.
Più alta del solito l'incognita astensione. Come in tutti i ballottaggi, il numero di elettori che decidono di restarsene a casa è molto alto. E l'inchiesta sul Mose di Venezia non ha certo giovato.
L'appello arriva dalla coordinatrice lombarda di Forza Italia, Mariastella Gelmini: «So quanto queste vicende nuocciano alla politica. Mi auguro che i cittadini vadano a votare, perché sappiamo quanto possa essere decisivo il ruolo di un buon sindaco in un momento di crisi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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