Probabilmente conosceva il suo assassino. È una delle ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori della squadra mobile di Roma, ma è anche al momento la più vicina al vero: a ucciderla sarebbe stato un conoscente se non addirittura un amico. Di certo a uccidere Alessandra Iacullo, 30 anni, trovata cadavere giovedì sera a Dragona, nei pressi di Ostia, sono state le due ferite al collo che l'ha dissanguata, ferite inferte a colpi di lama. È quanto emerso dall'esame autoptico, eseguito al Policlinico di Tor Vergata, a Roma. L'autopsia avrebbe fatto emergere poi altre coltellate in altre parti del corpo. Trovati anche alcuni tagli ad un braccio, che farebbero desumere un tentativo della vittima di proteggersi dall'aggressione. Il fendente mortale comunque, pare certo, è stato quello che le ha tagliato la gola. Sono stati raccolti anche alcuni reperti, come materiale organico sotto le unghie, che saranno poi oggetto di ulteriori accertamenti. Secondo gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, non è escluso che la vittima avesse dato appuntamento all'assassino, il suo corpo è stato rinvenuto accanto al proprio scooter, in una stradina non molto distante da casa sua.
Oltre a sentire amici e conoscenti di Alessandra, gli investigatori stanno analizzando i tabulati telefonici del cellulare della vittima trovato nella borsetta. Proprio dal telefonino potrebbero venire elementi utili a risolvere il giallo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.