I collettivi rossi di sinistra sono protagonisti di un altro, l’ennesimo, episodio di censura e violenza politica nei confronti di un loro avversario politico come il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei. Questa mattina, infatti, a Bologna, alcuni studenti e studentesse del liceo Minghetti di Bologna hanno contestato il senatore di Fratelli d’Italia, atteso all’istituto per partecipare a una assemblea insieme a Luca Rizzo Nervo, esponente del Pd e al professor Francesco Strazzari. “Fuori i fascisti e i sionisti dalle scuole” recitavano alcuni dei cori e degli striscioni gli studenti del liceo. Il tema dell’incontro, introdotto dallo studente Matteo Aureliano, “Il ruolo dell’Italia nei conflitti internazionali”.
“Solidarietà al senatore Marco Lisei, vittima questa mattina a Bologna di un gravissimo attacco da parte di giovani dei collettivi che hanno fisicamente impedito il suo ingresso al liceo classico Minghetti dalla porta principale. Il clima di odio, violenza e prevaricazione messo in atto da parte dei soliti facinorosi che negano il dialogo, il confronto e l’espressione del libero pensiero è diventato pericoloso e non più tollerabile”, scrive in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami. Da qui una riflessione politica diretta alla sinistra nostrana: “È necessario che le istituzioni locali e in primo luogo il sindaco Lepore, prendano provvedimenti contro una minoranza di giovani violenti che spadroneggia nelle scuole, impedisce un confronto sereno e tiene in ostaggio la maggior parte degli studenti che vorrebbero frequentare le lezioni ed esercitare il proprio diritto allo studio”.
“È inaccettabile che a Bologna una minoranza prepotente continui a imporre la propria volontà con atteggiamenti aggressivi - commenta il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Francesco Sassone - tenendo in ostaggio le scuole e impedendo con la forza il dialogo tra le parti, come nel caso di questa mattina. Siamo stanchi di questa violenza e di queste occupazioni che impediscono agli studenti di frequentare le lezioni”.