Il fustigatore Travaglio garantista solo per la Juve

Il giornalista ospite di Giraudo alla festa per lo scudetto

Il giornalista Marco Travaglio
Il giornalista Marco Travaglio

Si può essere fustigatori di corrotti e corruttori, ma solo dal lunedì al venerdì. Poi nel week-end scatta la passionaccia pallonara, e di fronte ai colori della squadra del cuore va tutto in cavalleria. Prendete Marco Travaglio (nella foto), ad esempio. Lui è di Torino e impazzisce per la Juventus, che ha appena festeggiato la conquista dell'ennesimo scudetto, (sono 29 per gli almanacchi, 31 per i tifosi che non hanno gradito lo scippo dei due trofei a causa di Calciopoli). Tra i tifosi che hanno festeggiato al nuovissimo Juventus Stadium c'era anche Travaglio. Non in un posto qualsiasi, noblesse oblige: il vicedirettore del Fatto Quotidiano (come rivela Linkliesta) era seduto allo Juventus stadium nello Sky box del Royal Park Roveri, il golf club di proprietà di Andrea Agnelli. Per i comuni mortali un posto inavvicinabile, (2mila euro a biglietto) per i vip no perché è gratis. E chi l'ha invitato? La società di casa Agnelli, la cui holding di controllo è presieduta da Antonio Giraudo, il manager crocifisso a vita dalla giustizia assieme a Luciano Moggi per lo scandalo delle sim agli arbitri, le partite comprate e gli scudetti, appunto, vinti e strappati via.

Lo stesso Giraudo infamato da Travaglio durante un fuorionda a Radio Deejay nel quale aveva giurato e spergiurato che con la Juve dei Moggi («È sempre a Torino») e dei Giraudo («Accompagna Andrea Agnelli a fare tutti i giri») aveva chiuso. Si, la porta dello Sky box.

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