nostro inviato ad Avezzano (Aq)
Dalle 16,32 alle 18, poco meno di un'ora e mezza di segnale al giorno per fare decollare la navigazione satellitare made in Europe. Galileo sta muovendo i primi passi e ieri al Centro Spaziale del Fucino di Telespazio Italia, si è tenuta la prima dimostrazione pubblica di ricezione, con il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, i ministri Flavio Zanonato e Maria Carrozza e il nuovo amministratore delegato di Finmeccanica Alessandro Pansa.
Il sistema, voluto dall'Ue e dall'Esa, l'ente spaziale europeo, ha lo scopo di rendere l'Europa più autonoma rispetto al Global positioning system (il diffusissimo Gps, utilizzato nella quasi totalità delle applicazioni civili) degli Stati Uniti. Galileo è il terzo sistema di posizionamento (l'altro è il Glonass della Russia) ed è il primo nato in ambito civile, anche se tra le applicazioni, insieme al settore dei trasporti (aerei, ferroviari, stradali e marittimi) e delle telecomunicazioni c'è anche quello della sicurezza.
Il posizionamento dimostrativo di ieri è avvenuto grazie ai quattro satelliti, gli unici al momento disponibili. I dati che arrivano al Fucino space Center sono di una qualità maggiore anche rispetto alle attese che erano alte (rispetto al Gps Galileo ha un migliore posizionamento dei satelliti e utilizza tecnologie più sofisticate). Il margine di errore è di due metri. Quattro satelliti sono comunque pochi, sufficienti, appunto, per dare informazioni sulla posizione per appena 88 minuti al giorno. Ma già il prossimo anno ne saranno lanciati altri quattordici, con l'obiettivo di arrivare a trenta entro il 2020. Già dal 2014 Galileo sarà completamente operativo. Potrà offrire servizi come l'open service, segnale captabile gratuitamente da chi avrà un ricevitore adeguato (compresi i telefonini con la localizzazione), alla ricerca e salvataggio fino al posizionamento di polizia e ambulanze. Dal 2018 saranno attivi i servizi commerciali, segnali criptati e più precisi, utili ad esempio all'Industria mineraria o nei rilevamenti topografici. «Galileo riveste un'importanza strategica per garantire l'indipendenza dell'Unione europea in materia di navigazione satellitare. Aiutando le imprese europee a mettere a punto nuovi prodotti e servizi darà un contributo significativo alla ripresa economica dell'Europa e consentirà di affrontare sfide impegnative legate a mobilità sostenibile, agricoltura intelligente e assistenza agli anziani», ha commentato Tajani.
Galileo, il Gps europeo che fa invidia all'America
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