"Per la verità è stato Napolitano a chiamare Draghi (e altri) per approfondire la valutazione sulla situazione determinatasi". È Pasquale Cascella a smentire le indiscrezioni apparse ieri sul Corriere della Sera. In un post pubblicato oggi pomeriggio su Twitter, il portavoce del capo dello Stato ha smentito categoricamente i rumors secondo cui il presidente della Bce Mario Draghi avrebbe telefonato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per "convincere a non dimettersi".
Secondo il retroscena riportato ieri da Faderico Fubini sul Corriere della Sera, Draghi avrebbe telefonato a Napolitano invitandolo a non lasciar il Quirinale evitando così di "rendere il Paese del tutto acefalo, con un governo dimissionario, un parlamento incapace di esprimere una maggioranza e ora anche un capo dello Stato che lascia". "Gli investitori italiani ed esteri che ogni settimana finanziano il Tesoro, le banche e le aziende del Paese, non avrebbero capito - avrebbe spiegato il numero uno della Bce al capo dello Stato - la reazione martedì, alla riapertura degli scambi, poteva essere molto pesante". Secondo Draghi, insomma, le principali Borse non avrebbero capito: qualora Napolitano si fosse dimesso per permettere al successore di convocare subito nuove elezioni, all'esterno l'Italia sarebbe sembrata una nave senza timoniere. "Non è stata un'ingerenza quella di Draghi, anche perché a lui e al capo dello Stato sono bastate poche parole per intendersi - si legge sul Corriere di ieri - ma è probabile che il presidente della Bce abbia preso l'iniziativa perché ha ben presente l'impatto che il voto e lo stallo politico a Roma stanno avendo anche sugli altri governi europei e in Germania".
Oggi pomeriggio il Colle ha smentito il contenuto della telefonata riportato dal Corsera. Secondo cascella, Napolitano avrebbe chiamato Draghi "e altri" per approfondire la situazione politica di queste ore.
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