Giocano coi coltelli: muore a 16 anni

RomaUna profonda ferita al petto, la bocca sporca di sangue, il naso graffiato e il corpo senza vita riverso a terra. Si è conclusa così l'esistenza di Jonathan Lucas, adolescente svizzero di sedici anni, morto martedì sera mentre giocava insieme agli amici con un coltello.
La tragedia è avvenuta nella Domus Nascimbeni, un ostello gestito da suore in via di Torre Rossa, nel quartiere romano dell'Aurelio dove il sedicenne, che si trovava in gita nella capitale, alloggiava con la sua classe. L'allarme è stato dato alle 23 dalle suore che chiedevano l'intervento di un'ambulanza per un giovane che perdeva sangue dalla bocca. Ma quando gli uomini del 118 sono arrivati sul posto, non c'era più nulla da fare. Jonathan Lucas, studente dell'istituto Elisèe di Losanna, era a terra in una stanza, privo di sensi. Inutile ogni tentativo di rianimarlo: un fendente gli aveva reciso l'aorta e forse l'esofago e l'emorragia lo aveva portato via. Il coltello, però, non si trovava nella stanza ed è stato recuperato solo in un secondo momento. Del caso si sta occupando la squadra mobile, che in queste ore ha ascoltato la scolaresca e in particolare i coetanei che dividevano la camera con Jonathan. I venti ragazzi, accompagnati da tre insegnanti, erano giunti a Roma lunedì da un cantone francese della Svizzera. Cosa è accaduto l'altra notte? L'ipotesi più accreditata è che Jonathan Lucas sia morto mentre stava giocando con due coetanei. Quel coltello, come spiegano le autorità di Vaud, sarebbe stato acquistato dal sedicenne durante il viaggio. Si sa che inizialmente Jonathan era solo in camera, ma non è escluso che poi siano arrivati gli amici e il decesso sia maturato a seguito di un gioco finito male o di uno scherzo. Le ipotesi vanno dal lancio di coltelli tra ragazzini all'involontaria caduta sulla lama. Le suore hanno raccontato di aver sentito rumori, trambusto, poi urla disperate. Difficile, però, pensare che «Jon», considerato la star della scuola, sia stato colpito dopo una lite. Tutti lo amavano, sempre sorridente con l'immancabile cappellino in testa, appassionato di musica e fan di Justin Bieber.
Sul caso gli uomini della mobile mantengono il massimo riserbo e risposte potrebbero arrivare dall'autopsia.

Intanto ieri a Roma sono giunti i genitori della vittima mentre la fidanzata si dispera sui social network.
Purtroppo è lunga la lista degli studenti che vanno in gita e non tornano a casa. Il 31 marzo era successo a un quindicenne catanese è caduto in mare da una nave mentre era con la classe a Barcellona.

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