Giravolta Scopelliti: spara su Berlusconi e ora flirta con Fini

RomaEnnesima piroetta del governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti che ora, diventato alfaniano, attacca Berlusconi, il berlusconismo e il Pdl. Ulteriore chicca: l'inversione a «u» la fa in teatro, a Locri, durante la presentazione dell'ultimo libro di Gianfranco Fini, Il Ventennio, lo scorso 30 novembre. Quel Fini che, naturalmente, Scopelliti non aveva seguito nell'avventura di Fli giurando: «Sono del Pdl e credo in questo progetto». (4 ottobre 2010).
Ora invece si rimangia tutto: «Aderire al Pdl è stato un nostro grande errore» sentenzia. E ancora: «An era un partito. Con delle regole. Che sapeva parlare alla gente. Che aveva una classe dirigente». Mentre il Pdl... Peggio. Ora che è sulla zattera alfaniana, quando parla della nave pidiellina ne parla così: «Questa logica di dire sempre di sì al capo (Berlusconi, ndr) non aiuta». Non solo. Non contento va giù durissimo anche contro l'ex ministro Claudio Scajola: «Potete immaginare l'imbarazzo quando un ministro del mio partito dice “Mi hanno comprato una casa... Chi è stato?”. Queste cose nel mio mondo, nel mio Movimento sociale, nella mia Alleanza nazionale non sono mai esistite». Sorvola, ovviamente, sul caso di un'altra casa che ha fatto scalpore: quella di Montecarlo. Forse non era il caso, vista la presenza silente di Mister Tulliani al suo fianco. Ma non è finita qui.

Scopelliti ce l'ha pure con Denis Verdini, coordinatore di quel partito in cui diceva di credere: «È un prepotente che cerca lo scontro dialettico. Ma io riuscivo a prevalere grazie ai risultati elettorali». Che, ovvio, arrivavano a pioggia sotto le insegne del «Berlusconi presidente» e che lo hanno portato ai vertici della Regione.