"Governatore neo hitleriano". L'insulto choc della filosofa al ministro Lollobrigida

La filosofa Di Cesare, durante l'ultima puntata di diMartedì, cita Hitler e il nazismo per attaccare il ministro Lollobrigida

"Governatore neo hitleriano". L'insulto choc della filosofa al ministro Lollobrigida

Siamo governati dai nipoti di Goebbels? Risposta: "Evidentemente sì...". Ormai il livello di certi di dibattiti televisivi è questo, soprattutto in quei salotti mediatici con simpatie a sinistra. Da quelle parti, inutile imbastire un ragionamento articolato. Più che altro, impossibile farlo. Se l'interlocutrice di turno è infatti convinta che un ministro della Repubblica italiana parli "da governatore neo-hitleriano" c'è poco da fare. Tocca prenderne atto e alzare bandiera bianca. Oppure, più semplicemente, occorre cambiare canale. Del surrealismo di alcuni confronti sull'attualità abbiamo avuto prova anche nella più recente puntata di diMartedì, nella quale si è arrivati a parlare addirittura di nazismo e di mito del complotto ebraico.

"Il cuore dell'hitlerismo", l'assurdo attacco della filosofa

Su La7 il dibattito stava vertendo sul recente monito del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che aveva condannato l'idea di considerare l'immigrazione come una soluzione al calo demografico. "Bisogna incentivare le nascite, non arrendiamoci alle sostituzioni etniche", aveva detto e subito da sinistra era partito il linciaggio. Le critiche all'esponente di governo hanno trovato spazio anche a diMartedì, in particolare nelle parole della professoressa Donatella Di Cesare. "Il nazismo è stato un progetto politico di rimodellamento etnico della popolazione. Il mito della sostituzione etnica, un complottismo, è il cuore dell'hitlerismo. Credo che le parole di Lollobrigida non possano essere prese come uno scivolone, perché ha parlato da governatore neo hitleriano. È di una gravità enorme", ha affermato la filosofa, convinta di quelle argomentazioni al punto da escludere qualsiasi altra lettura.

Il "complotto ebraico" e Soros

"Non è uno scivolone, loro ci credono", ha insistito la professoressa. E ancora: "Il problema di questo rimodellamento etnico è rilanciato da questa destra. C'è qualcuno, possibilmente gli ebrei e Soros, che organizza una sostituzione etnica in Italia. È di una gravità inaudita". Peccato che il ministro Lollobrigida non avesse parlato di complotti né di ebrei, ma di denatalità in aumento e immigrazione (circostanze peraltro attestate da recenti dati Istat). Inutile però avviare un tentativo di confronto serio su quelle parole. "Lollobrigida non ha bisogno di essere difeso da me, ma di sostituzione etnica si parla da cento anni", aveva provato a osservare lo storico Massimo Magliaro, presente in studio. Niente da fare. Di Cesare aveva continuato a parlare di "mito del complotto ebraico, ossia di una sostituzione etnica dell'Europa".

L'accusa infondata di suprematismo bianco

A fronte di quei continui richiami al nazismo era arrivata la provocazione del giornalista Mauro Mazza, intenzionato a incalzare la filosofa con un'iperbole. "Siamo governati dai nipoti di Goebbels...". E la professoressa: "Evidentemente sì, perché se parla così...".

Di seguito, la replica di Magliaro, infastidito dalle polemiche seguite alle parole di Lollobrigida: "Come si fa, come ha fatto Elly Schlein, a parlare di suprematismo bianco? Gli ebrei sono neri o sono bianchi? In Italia ci sono immigrati che vengono dall'est e sono bianchi, quindi come si fa a dire queste cose?".

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