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Renzi al Colle con la lista dei ministri: Alfano al Viminale, Padoan all'Economia

Intesa a un passo. Alle 16:30 Renzi è salito al Colle. All'Economia andrà Padoan, di rientro dal G20 di Sidney. Alfano rimarrà al Viminale. Ncd e Pd limano gli ultimi punti dell'accordo: restano i nodi su ius soli e unioni civili. Trovata l'intesa sui tempi dell'Italicum

Renzi al Colle con la lista dei ministri: Alfano al Viminale, Padoan all'Economia

Ancora una manciata di ore e Matteo Renzi presenterà la lista dei ministri al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'appuntamento è stato fissato alle 16. Per quanto riguarda i due nodi principali, ovvero il Viminale e l’Economia, Angelino Alfano dovrebbe essere confermato al ministero dell’Interno mentre a via XX settembre dovrebbe approdare PierCarlo Padoan. Pd e Ncd stanno ancora tentando di sciogliere gli ultimi nodi sul programma. Il partito di Alfano pone paletti precisi su ius soli e unioni di fatto.

"Oggi si chiude", ha spiegato Lorenzo Guerini entrando in mattinata in via del Nazareno dove il premier incaricato ha incontrato i suoi prima di salire al Colle. Nella notte il segretario del Pd ha incontrato Alfano. "Non mi è stato posto nessun aut aut", ha detto il leader Ncd che non conserverà la carica di vicepremier. Il Nuovo centrodestra dovrebbe infatti veder confermata la delegazione con Angelino Alfano, Maurizio Lupi e Beatrice Lorenzin, mentre per Scelta civica dovrebbe entrare Stefania Giannini. All'Economia, invece, ormai è dato per sicuro Padoan. "È ripartito oggi dal G20 di Sidney, alla volta di Roma", fanno sapere fonti dell'Ocse, dove Padoan ha ricoperto il ruolo di capo economista e vice segretario generale."Siamo pronti a fare una grande squadra - ha spiegato Alfano - con Renzi c’è un dialogo proficuo, c’è un ottimo rapporto".

Le trattative tra Renzi e Alfano non sono ancora chiuse. Restano aperte questioni legate al lavoro, fisco e legge elettorale. Sul cambiamento del sistema di voto si sarebbe però sbloccata l’impasse sui tempi della sua approvazione. Il premier incaricato avrebbe garantito che il via libera all’Italicum e, quindi, la sua entrata in vigore, è legata alle riforme istituzionali e, in particolare, alla riforma del Senato. Al momento non si è giunti a definire nel dettaglio lo strumento, potrebbe essere utilizzato l’emendamento presentato dal piddì Giuseppe Lauricella che prevede l’entrata in vigore della riforma elettorale dopo il superamento del bicameralismo perfetto. Mentre Maurizio Sacconi si sta occupando del capitolo riforma del lavoro, sui diritti civili e lo ius soli sono impegnati Renato Schifani e Gaetano Quagliariello.

Oggi Alfano ha partecipato al congresso dell’Udc, insieme a Mario Mauro dei popolari. "Ncd e i Popolari sono i nostri interlocutori", ha spiegato Lorenzo Cesa aprendo i lavori e confermando che i centristi appoggeranno l’esecutivo. Più cauto il gruppo dei Popolari.

"L’unica certezza è che a oggi il presidente incaricato non ha la maggioranza al Senato", ha detto il vicepresidente del partito, Tito Di Maggio.

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