Grillini alle politiche, un italiano su due potrebbe votarli

Con i risultati delle recenti elezioni amministrative il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha ottenuto risultati insperati, guadagnandosi anche la poltrona di primo cittadino in una città importante come Parma.

Qui Federico Pizzarotti è riuscito prima a ottenere il ballottaggio contro il candidato del centrosinistra Bernazzoli, poi a guadagnarsi la vittoria al secondo turno. Il caso di Parma è finito sotto l'occhio degli osservatori, che hanno analizzato il risultato - ottenendo dati praticamente identici.

Dati dai quali emerge una vittoria del sindaco grillino in tutto l'arco politico. Pizzarotti è riuscito a guadagnarsi voti da elettori di tutto l'arco politico. Dalla sua parte non solo chi lo aveva votato al primo turno, riconfermando poi la fiducia nei suoi confronti, ma anche la preferenza dell'87% di coloro che avevano votato il nome centrista Ubaldi e percentuali simili dagli altri candidati. A votarlo anche una parte di chi aveva deciso di non recarsi alle urne al primo turno.

A favorire la vittoria di Pizzarotti anche il fatto che non tutti gli elettori che al primo turno avevano votato Bernazzoli, candidato della sinistra, abbiano poi confermato la loro preferenza. Il 12% di chi aveva votato per lui ha deciso di astenersi.

Difficile - sottolinea l'Istituto Cattaneo, tra quelli a realizzare studi sulla vittoria di Pizzarotti - che un risultato simile possa replicarsi su scala nazionale. Una concentrazione di voti come quella di Parma inoltre è possibile soltanto quando si abbiano due turni elettorali. Ma i numeri ottenuti fanno comunque pensare.

Soprattutto perché, se soltanto il 20% degli italiani (rilevazioni Ipsos) si dichiara pronto a votare per Grillo, la percentuale di coloro che prende in considerazione l'idea supera il 50%.