Grillo non molla Napolitano nemmeno sotto la canicola ferragostana. Il leader del Movimento 5 Stelle torna all'attacco di uno dei suoi bersagli preferiti e lo fa, come da tradizione, colpendo ad alzo zero. "Questa lunga agonia non è più tollerabile. Napolitano, il garante dello status quo, si dimetta, si elegga un nuovo presidente della Repubblica e si vada alle elezioni - ha attaccato l'ex comico dal suo blog - i nostri nonni in un lontano 25 aprile".
Poi ripete il solito ritornello: "E ora dovremmo temere per quattro cialtroni che hanno occupato lo Stato? Li cacceremo a calci nel culo. Ogni voto un calcio alle prossime elezioni. L'Italia ha bisogno di rinnovamento, di aria fresca, di nuove idee, di giovinezza. Cambiare si può. Partecipare si può. Siamo stati esclusi dalla gestione dello Stato, come ospiti mal sopportati a casa nostra, da un'oligarchia supponente e arrogante. E' tempo di riprenderci le nostre vite, la nostra Patria, di cercare di essere felici. Strano sentire queste parole ''Patria, Felicità''. Sono riusciti, questi osceni rappresentanti vestiti a festa, a farle diventare
impronunciabili, come le parole 'Popolo', 'Onestà', 'Dovere', 'Futuro'.
Nel film 'Ricomincio da capo' il protagonista era condannato a rivivere sempre la stessa giornata, così succede gli italiani. Sempre gli stessi nomi, le stesse 'emergenze nazionali', gli stessi problemi irrisolti da vent'anni. Ci hanno fatto credere che non esistono alternative., ma cambiare si può".
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