Cronache

Il grimaldello infallibile che mette ko ogni serratura

Un kit da scasso "autocodificante" apre porte e casseforti e clona anche le chiavi più elaborate. È l'arma segreta degli specialisti georgiani supertecnologici

Il sequestro dei grimaldelli bulgari
Il sequestro dei grimaldelli bulgari

Entrano, svuotano appartamenti e casseforti e scompaiono nel nulla. Facendo bene attenzione nel riporre al proprio posto la serratura appena fatta saltare. Con che cosa? Si chiama «grimaldello bulgaro», uno strumento sofisticato in mano a pochi esperti, ma «letale» per le nostre porte. I dati confermano: secondo una ricerca Confabitare, i furti in casa nell'ultimo anno sono aumentati del 28%.
I ladri più abili sono i georgiani, fabbri eccezionali come hanno scoperto, dopo due anni di indagini, i carabinieri del comando provinciale Roma, alle prese con una banda in grado di svaligiare case di lusso senza lasciare traccia. «Usano materiali costosissimi, macchinari sofisticati - spiegano i carabinieri - gli unici in grado di produrre il super grimaldello, a un costo di migliaia di euro».
La mappatura dei colpi
Da Milano a Bergamo, da Parma a Firenze, da Ancona a Trapani passando per la capitale: in meno di tre anni sono migliaia i furti in palazzine e ville eseguiti a regola d'arte. Ovvero con l'utilizzo del passepartout ad oggi infallibile.
Secondo una «leggenda» sarebbe stato inventato, appunto, dai servizi segreti bulgari. Gli «spioni» dell'Est lo avrebbero messo a punto per superare le nuove frontiere in fatto di sicurezza domestica: porte blindate e, soprattutto, le famigerate serrature a doppia mappa, da rimettere a posto al termine del «sopralluogo» come se nulla fosse.
I ferri del «mestiere»
Per violare ogni serratura, compreso il «cilindro europeo», basta procurarsi il kit giusto. Un'operazione nemmeno tanto difficile sul mercato tanto da esserci riuscito il responsabile modenese dell'Unione Nazionale Consumatori, Adalberto Biasiotti che ha spiegato alla Gazzetta di Modena: «È un chiavistello per aprire le serrature a doppia mappa, tra le più diffuse in Italia. Il kit è composto da una serie di grimaldelli e chiavi autocodificanti capaci di aprire serrature e casseforti senza lasciare segni di scasso». Secondo polizia e carabinieri in pochi minuti qualsiasi serratura di questo tipo può essere neutralizzata.
«Il proprietario può trovare la sorpresa della casa svaligiata al rientro dal lavoro o dalle vacanze - continua Biasiotti - e ancora peggio, con la serratura richiusa». Molte compagnie di assicurazione, difatti, potrebbero avanzare dubbi se sia realmente avvenuto o simulato, il furto. Il grimaldello bulgaro, una volta inserito all'interno della serratura, assume progressivamente il profilo di dentatura della chiave arrivando infine ad aprire. Volendo, con l'impronta ottenuta sul decodificatore, si possono creare anche i duplicati della chiave originaria.
I casi più recenti
In due distinte operazioni dei carabinieri di Roma Trionfale gli inquirenti hanno messo le mani (nonché le manette) su un'agguerrita organizzazione criminale composta, come detto, da cittadini georgiani. Ben 54 le persone arrestate fra il marzo del 2012 e lo scorso luglio su richiesta del sostituto procuratore Vincenzo Barba. Tutti con compiti precisi all'interno della gang.
Il modus operandi
Sempre lo stesso sistema tanto da permettere ai militari di capire in anticipo le loro mosse e di cogliere i banditi sul fatto. Nell'organigramma anche tre donne, incaricate di far visionare la refurtiva ai ricettatori. Nel gruppo agivano varie «squadre operative», ognuna composta al massimo da quattro soggetti. Di questi, due avevano il compito di individuare, dopo un accurato sopralluogo, l'obiettivo: soprattutto abitazioni con porte dotate di serrature con cilindro di tipo europeo. Successivamente ai primi due il compito di indicare ai complici l'appartamento da colpire attraverso segnali convenzionali, di solito lo zerbino posizionato in un certo modo. In rari casi segni a matita sul muro secondo la tecnica imparata dagli zingari. I due si preoccupavano, poi, di posizionare carta adesiva sugli spioncini delle abitazioni vicine. Infine a questi la funzione di vedetta, ovvero far da «palo» occupando posizioni strategiche (sul portone o in strada).
La tecnica
Agli altri due banditi veniva affidata l'apertura della porta utilizzando il metodo del key bumping, dall'inglese «bump key», chiave limata. Un grimaldello appositamente limato e utilizzato come tensore viene inserito nella serratura seguito da quello decodificatore, la «chiave morbida». Questa ha denti mobili, regolati da una frizione che riesce a rilevare la posizione dei denti della chiave originale. «Con il tensore e la “chiave morbida” utilizzati in sincronia - precisa il responsabile modenese dell'Unc, Adalberto Biasiotti - attraverso colpetti i malviventi procedono al palpeggio grazie al quale la dentatura si adatta alla serratura. La particolarità è quella di aprire la porta senza lasciare segni.

In alternativa vengono usate chiavi a bussola per agganciare l'intero cilindro strappandolo dalla serratura».

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