Ha le caviglie gonfie: muore dopo tre ricoveri e zero diagnosi Indagati ventiquattro medici in provincia di Taranto

Da un semplice gonfiore alle caviglie alla morte, senza sapere perché. E passando per tre ricoveri. Ha dell'incredibile la vicenda di Carmela Magnesa, una donna di 40 originaria di Fragagnano, in provincia di Taranto.
I medici hanno prima pensato a un'insufficienza renale, poi hanno verificato all'ipotesi di un tumore. Ma, dopo le verifiche, entrambe le diagnosi sono state scartate. L'unica certezza è che la donna, sposata e con due bambini, dopo un calvario di ricoveri è morta nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, il terzo nosocomio che l'aveva avuta in cura. Sul suo decesso, le cui cause sono tutte da accertare, la procura di Taranto ha aperto un'inchiesta e ha inviato informazioni di garanzia per cooperazione in omicidio colposo a 24 medici, anche per permettere loro di nominare propri esperti in occasione dell'autopsia che sarà eseguita oggi.
È stato il marito della donna a denunciare i fatti alla magistratura facendo scattare l'indagine e descrivendo le tappe della sofferenza della moglie.

Tutto è cominciato il 6 novembre quando la donna si è rivolta all'ospedale di Manduria (Taranto) dove, dopo alcuni esami, le viene consigliato il ricovero in ematologia, al Moscati di Taranto. Qui i sanitari verificano, e scartano, la neoplasia. Col passare dei giorni le condizioni di salute della paziente peggiorano. Martedì 13 novembre viene trasferita d'urgenza a Taranto. Ma è già troppo tardi.

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