I post sospetti, poi l'attacco: cosa è accaduto all'account X di Crosetto

L'attacco informatico è stato comunicato dal ministero della Difesa

I post sospetti, poi l'attacco: cosa è accaduto all'account X di Crosetto
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L'account personale di X del ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stato hackerato. Il primo ad annunciarlo è stato lo stesso Crosetto. Poi, a stretto giro, è arrivata l'ufficialità da parte del ministero della Difesa. L'ennesimo attacco informatico che prende di mira la politica e, in questo caso, il governo italiano. A finire nel mirino dei truffatori informatici sono le massime cariche istituzionali del Paese. Le frodi online e i deep fake, ormai, sono all'ordine del giorno e questo episodio alimenta interrogativi sulla protezione dei profili delle più alte cariche istituzionali.

Cosa è successo

Nella serata di giovedì sul suo profilo sono comparsi almeno due post “sospetti” che, sfruttando temi di grande impatto emotivo, come la recente scomparsa di Giorgio Armani e la crisi umanitaria a Gaza, chiedevano addirittura donazioni in criptovalute. L’ufficialità della violazione è arrivata direttamente dal Ministero della Difesa, che ha pubblicato un post per allertare gli utenti: “Comunicazione ufficiale: l’account personale del ministro Guido Crosetto su X è stato oggetto di un attacco informatico. I contenuti pubblicati da tale account non sono riconducibili al ministro né al ministero della Difesa”. Ma non solo: “Stiamo lavorando con le autorità competenti per il ripristino della piena sicurezza”.

Poco prima della comunicazione ufficiale, era stato lo stesso ministro a dare un primo allarme in un post che è stato successivamente rimosso. “Ieri hanno hackerato il mio account X”, aveva scritto Crosetto. E aveva aggiunto un dettaglio inquietante sulla natura dell’attacco: “È come se potessero gestirlo contemporaneamente a me”, suggerendo una violazione complessa che non gli aveva immediatamente tolto il controllo del profilo. “Chiederò di bloccarlo”, aveva concluso.

I precedenti

Non è la prima volta che gli hacker colpiscono gli account delle istituzioni italiane.

Alcuni mesi fa, infatti, il famoso collettivo di pirati informatici 'Noname057(16)' aveva bersagliato i siti di ministeri ed istituzioni italiane con azioni Ddos (Distributed denial of service), condotte attraverso false richieste di accesso che mandano in tilt i sistemi informatici. In quel caso i siti attaccati furono i ministeri di Esteri, Infrastrutture e Trasporti, Consob, Carabinieri, Marina, Aeronautica, nonché alcune aziende del trasporto pubblico locale.

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