"Sono l'italiano che ha salvato l'Italia dall'ascesa al potere dei comunisti". Un merito storico rivendicato con orgoglio ancora oggi, a 29 anni dalla discesa in campo che rivoluzionò la politica nel nostro Paese. Silvio Berlusconi guarda al futuro e all'imminente sfida delle regionali, ma non dimentica in passato. Specialmente nei suoi snodi decisivi. In un video pubblicato sui social nelle scorse ore, il leader di Forza Italia ha ricordato il ruolo decisivo del propria avventura politica nell'arginamento delle forze di sinistra intenzionate a conquistare il potere nel 1994. Per quella mossa - ha testimoniato il Cavaliere - ancora oggi riceve attestazioni di riconoscenza.
Sono l’italiano che ha salvato trent’anni fa l’Italia dall’ascesa al potere dei comunisti.
— Silvio Berlusconi (@berlusconi) February 9, 2023
Non me l’hanno mai perdonato. Me ne hanno fatte di tutti colori, ma io ho resistito a tutti gli attacchi e, ancora oggi, sono qui a lavorare per il bene dell’Italia e degli italiani. pic.twitter.com/Qt4z9JIDGy
"Ho salvato l'Italia dai comunisti, non me l'hanno mai perdonato"
"Molti amici, molti conoscenti mi hanno ripetuto anche in questi giorni che io sono l'italiano a cui gli italiani devono di più. Perché sono l'italiano che ha salvato trent'anni fa l'Italia dall'ascesa al potere dei comunisti. Dei comunisti di allora che erano ammiratori e amici dei comunisti russi di sempre, quelli degli 85 milioni di morti", ha affermato Silvio Berlusconi nel videomessaggio affidato ai social. "Loro non me l'hanno mai perdonato. Me ne hanno fatte di tutti colori, ma io ho resistito a tutti gli attacchi e, ancora oggi, sono qui a lavorare per il bene dell'Italia e degli italiani", ha proseguito e concluso l'ex premier, che già nei giorni scorsi aveva menzionato l'argomento in un'intervista televisiva a Mattino Cinque.
Le istanze anti-liberali e le demagogie grilline
"Stiamo assistendo, purtroppo, a un ritorno di istanze antiliberali, populiste e giustizialiste con un Partito Democratico tentato dal ritorno al passato ideologico e ostaggio delle demagogie grilline", aveva affermato in quell'occasione il Cavaliere, ricordando anche che di recente uno dei candidati alla segreteria dem (Stefano Bonaccini, ndr) si era dichiarato "orgogliosamente comunista". Riflettendo sul futuro e sul progresso, invece, il leader di Forza Italia sui social aveva anche condannato "l'ambientalismo ideologico della sinistra", che - aveva argomentato - "ha condizionato tutte le decisioni sullʼenergia, condannando lʼItalia a una maggiore dipendenza dall'estero".
Berlusconi contro le "catene della burocrazia"
Poi, a pochi giorni dal voto in Lombardia e Lazio, il monito su un altro tema liberale a lui caro: quello dei vincoli burocratici che ostacolano i cittadini e l'impresa. "Liberiamo i cittadini e le imprese dalle catene della burocrazia.
Perché l'economia ha bisogno di riprendere il volo e la ripresa del Paese dipende dalle sue categorie produttive. Lo Stato deve essere un loro alleato, non un ostacolo o una montagna da scalare", ha affermato Berlusconi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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