I fischi e i giornali

Sul tavolo della politica c'è la riforma proposta dal Pdl che potrebbe cambiare il corso del Pae­se, ma i giornali preferiscono occuparsi d'altro. E forse non a caso

I fischi e i giornali

Sul tavolo della politica c'è la riforma proposta dal Pdl che potrebbe cambiare il corso del Pae­se, ma i giornali preferiscono occuparsi d'altro, e forse non a caso. Meglio dilungarsi sulle vicende del cameriere del Papa o su come ha passato cinque anni fa le vacanze Roberto Formigoni, gover­natore della Lombardia. Quest'ul­timo tema appassiona particolar­mente i quotidiani di sinistra, co­me La Repubblica, stitica invece di notizie sugli affari di famiglia del governatore pidiellino dell' Emilia e parca di informazioni sui rimborsi spese dei vertici del Pd, entrambi i casi al centro di inchie­ste giudiziarie. Formigoni, a diffe­renza di Errani, non è indagato, ma pazienza. Del resto, su quegli stessi giornali, un giovane, dicasi uno, che sabato a Pavia ha conte­stato Alfano è diventato nei titoli la rivolta dei giovani Pdl contro il segretario, mentre la bordata di fi­schi contro Mo­nti in visita a Berga­mo è stata ben nascosta e spaccia­ta per isolata contestazione.

Deformare la realtà a proprio vantaggio è un classico della sini­stra. Lo sappiamo, basterebbe non farci caso. Il dramma è che a prendere sul serio le panzane e le minacce dei quotidiani di sini­stra sono soprattutto i leader del centrodestra, vittime inguaribili di un complesso di inferiorità cul­turale per cui se non esisti su quei giornali non esisti in assoluto. Co­sì, come poveri allocchi, vengono usati per seminare zizzania in campo avversario e poi al mo­mento giusto accoltellati. Per me­si, quando si trattava di indeboli­re Berlusconi, Formigoni era trat­ta­to dai suoi attuali carnefici di Repubblica come una musa ispira­trice, quel genio di Cicchitto ades­so va a braccetto con quelli de Il Fatto, che nella migliore delle ipo­tesi lo considerano un piduista e che alla prima occasione gli faran­no ov­viamente un servizietto bar­ba e capelli. I nostri eroi vanno ol­tre. Tremano per i deliri di Scalfa­ri, si bevono per vere le analisi dei tromboni sul Corriere, ma quoti­dianamente insultano i pochi giornali con loro (fin troppo) com­prensivi per i quali vanno a pian­gere tutti i giorni da papà perché licenzi questo direttore o faccia cacciare quel giornalista.

Magari, a qualcuno di questi si­gnori, va anche bene che Alfano sia stato ridicolizzato e Formigo­ni infangato da Repubblica . Picco­li e meschini tornaconti persona­li.

Noi continueremo a sostenere che un fischio ad Alfano è solo un fischio a un ottimo segretario e che Formigoni deve tenere duro perché sarà stato anche ingenuo, ma è un galantuomo e un gover­natore coi fiocchi. Perché raccon­tiamo la realtà, checché ne pensi­no Cicchitto e il suo amico Trava­glio.

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