I militanti processano il Pd «Bravi, avete calato le braghe»

I militanti processano il Pd «Bravi, avete calato le braghe»

Una valanga, un fiume in piena di rabbia, irritazione, sdegno, delusione. A giudicare dalle pagine Facebook dei massimi dirigenti Pd di governo e partito, l'operazione Imu non è stata un successo d'immagine. «Forza presidente. Ora sì che ha aiutato l'Italia. Mettendo una tassa odiosa come la Service tax. Un'azione sbagliata economicamente inutile che fa vincere solo B. Ottimo direi», scrive Fabio Lazzari sotto il post con cui Enrico Letta ha messo in rete il video della conferenza stampa con cui lui e Alfano hanno celebrato il «successo» del governo. «Vergognatevi», sintetizza il suo pensiero Ivan Merone. «Ottimo, siete dei geni. Invece di una tassa da far pagare, giustamente, ai proprietari di case, vi siete inventati una tassa che pagheranno gli inquilini. Così i ricchi e Berlusconi hanno nuovamente ottenuto quello che volevano», dice Flavia Broggi.
A Epifani va pure peggio: il segretario del Pd scrive che «le misure del governo sono soluzioni equilibrate socialmente ed economicamente», cercando di convincere i suoi che alla vittoria Pdl sull'Imu corrisponde un successo Pd su Cig ed esodati, ma viene travolto dai commenti negativi: «Contiamo meno del 2 di picche. Segretario Epifani, non finga esultazione: hanno vinto loro anche stavolta», scrive sconsolata Franca Brotzu. «Vi siete calati le braghe, di nuovo», lamenta Giuseppe Campese. «Ci avete svenduto per quattro denari», geme Pina Cocci. «Epifà, ma che ca... dici? - tuona Alberto Rilla - Si abdica del tutto alla linea del Pd, si fa segnare al Pdl un successo strategico, ci si fa sorpassare a sinistra perfino da Monti. Ma al Nazareno quando l'argomento non è “a morte Berlusconi” non sapete proprio che dire eh?». «Il Pd che appoggia un governo Berlusca. Evviva», scrive Antonio Valiante.
Sono centinaia, firmati spesso con come e cognome, spesso da militanti Pd, e il tenore è sempre quello. È probabile che il premier avesse messo in conto che la cancellazione - chiesta a gran voce dal Pdl - delle prossime rate Imu sarebbe stata interpretata da molti elettori Pd come un gran regalo del centrosinistra a Berlusconi, un frutto perverso dell'anomala alleanza che alla base di sinistra non va proprio giù. E che dunque né lui, né Epifani né gli altri siano stupiti per il profluvio di critiche feroci arrivate nelle ultime ore, man mano che i contorni della decisione presa mercoledì dal governo si facevano meno fumosi: in fondo, è un prezzo relativamente ragionevole da pagare rispetto al risultato portato a casa, ossia una sorta di assicurazione sulla vita per il governo delle larghe intese. Se non si voterà a breve, il malumore della base più di tanto non spaventa. Ma è un malumore che contagia anche molti dirigenti Pd, come si capisce dagli aspri commenti di Stefano Fassina, che pure del governo fa parte, e che ha dovuto rimangiarsi le assicurazioni di pochi giorni fa: «Non si può abolire l'Imu per tutti, le risorse non bastano». La sinistra del Pd è tutta in sofferenza per il «compromesso al ribasso», come si sfoga con i suoi Gianni Cuperlo, che ha portato il Pd «a togliere l'unica imposta patrimoniale che esisteva per creare una nuova tassa sui servizi che servirà a poco».
Di certo però il grande sconcerto della base Pd rispetto al governo rischia di fare da volano per l'Opa che Matteo Renzi si accinge a lanciare sul partito.

Il sindaco di Firenze (che oggi parlerà alla festa Pd di Forlì in contemporanea a Letta che va a quella di Genova) anticipa in un'intervista a l'Espresso la sua offensiva sul governo: «Il Pd dovrà incalzarlo ogni giorno con una sua proposta. Deve diventare il governo del Pd. In questi mesi si è sentita solo la voce del Pdl».

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