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I Pro Pal assaltano La Stampa, danno la colpa ai "fascisti" e alla polizia: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: i Cdr di Rep e Stampa accusano gli agenti, ma perché parlano di fascismo e il Black Friday

I Pro Pal assaltano La Stampa, danno la colpa ai "fascisti" e alla polizia: quindi, oggi...

- La Società italiana di medicina ambientale (Sima): "La crescita costante del numero di italiani che aderisce al Black Friday attraverso acquisti online e nei negozi fisici ha ripercussioni dirette sull’ambiente", spiega il presidente Alessandro Miani. E chi se ne frega? Secondo voi, dico, secondo voi come si fa a far crescere il Pil in un benedetto Paese se non vendiamo, non produciamo e non consumiamo?

- I giornalisti italiani hanno informato il Papa dello sciopero di domani. E sai chi se ne frega. E soprattutto sai quanto gliene frega a Leone.

- Se ve lo state chiedendo no, non ho scioperato.

- Vorrei commentare l’assalto dei Pro Pal alla sede della Stampa, una vicenda che mi fa ridacchiare anche se forse non dovrei. Ma vi spiego perché.

- Primo: i giornali del gruppo Gedi ogni due per tre accusano i fascisti di essere il male di questo Paese, di voler zittire la stampa libera e indipendente, di voler reprimere il dissenso e le posizioni critiche, poi ti svegli una mattina e la redazione del quotidiano torinese viene preso d’assalto non da Forza Nuova ma dai Pro Pal, ovvero dai manifestanti che gli stessi giornali e giornalisti del gruppo hanno di fatto coccolato in questi mesi. Che ridere.

- Vi ricordate cosa scrissero Repubblica e La Stampa quando, in occasione di una manifestazione No Green Pass, alcuni esponenti di FN e altri attaccarono la sede della CGIL? Ecco. Andatevi a riguardare gli editoriali indignati, il pericolo per la democrazia, la ferita insanabile all’Italia, i fascisti da sbattere in galera eccetera eccetera eccetera. Secondo voi, ora, reagiranno allo stesso modo? Chiederanno di gettare la chiave anche per i Pro Pal?

- Poi leggo i comunicati dei Cdr di Repubblica e Stampa e mi viene da vomitare. Sono sincero: da vomitare. Allora, i fiduciari della redazione torinese scrivono che “senza che le forze dell’ordine lo impedissero, i manifestanti in parte a volto scoperto e in parte con passamontagna hanno forzato due porte della sede”. Capito: “Senza che le forze dell’ordine lo impedissero”. In pratica sembrano dare la colpa agli agenti e non agli attivisti del corteo. Toc Toc, cari colleghi: non vi siete accorti che in numerose manifestazioni Pro Pal avviene sempre la stessa cosa, con i “bravi ragazzi” che cercano di forzare il bloccco e quindi finiscono alle mani con la polizia? Non è colpa degli agenti se sono riusciti a entrare. La colpa è di chi ha deciso di “sanzionare” La Stampa perché avrebbe disegnato come un mostro il loro amico imam convinto che il 7 ottobre sia stato un atto di resistenza.

- Sulla stessa linea anche il Cdr di Repubblica, ancora più imbarazzante se possibile. “È francamente incredibile che le forze dell'ordine, solerti di fronte alla gran parte delle manifestazioni, comprese quelle pacifiche, abbiano lasciato comodamente invadere la redazione di un giornale, cioè un posto di lavoro. Siamo convinti che chi ne ha la responsabilità, anche istituzionali, dovrà rendere conto di questo episodio inquietante”. Cioè capito? Quelli attaccano, spacano, insultano e la colpa è della polizia. Che vi siete bevuti?

- Che poi scusate: ma non siete voi a titolare, ad ogni scontro manifestanti-polizia, che gli agenti hanno “caricato” il corteo e “manganellato” i ragazzi? Non eravate voi ad esservi indignati per gli sfollagente contro gli studenti di Pisa? Fatemi capire: se difendono obiettivi sensibili di qualsiasi tipo non possono sfiorare gli attivisti. Ma se devono proteggere la vostra redazione allora invocate l'uso della forza? Siete seri o ci pigliate per i fondelli?

- Altra nota. Scrive la FNSI, il sindacato dei giornalisti, a cui mi fregio di non appartenere, che “l’aggressione verbale e le irruzioni nelle redazioni dei giornali riportano indietro le lancette del tempo quando ogni pensiero non allineato al governante di turno veniva punito con l’olio di ricino e le bastonate. E quei comportamenti venivano etichettati come 'azioni fasciste'”. Mi spiegate cosa diavolo centrano il fascismo e “il governante di turno”, “l’olio di ricino” e le bastonate? Toc toc, amici della FNSI: quelli sono antagonisti, Pro Pal, gente di sinistra. Sarebbe stato più logico citare, che so, le purghe di Stalin. No?

- Secondo Repubblica invece è “una pratica squadrista”. Ma che squadrista: sono anarchici, violenti, antagonisti, mezzi comunisti.

Non potete vedere fascismo anche quando ad assaltare le vostre redazioni sono gli amichetti Pro Pal, dai.

- Sintetizza giustamente un utente sui social: “I sinistri comunisti filo palestinesi assaltano la Stampa e quelli nel comunicato parlano di fascismo?”. Fine.

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