I Professori del sabato e il paziente che non guarisce
16 Luglio 2012 - 14:56Quando osservo gli economisti che ci governano ho l’impressione di essere in mezzo ai medici del Settecento che, per ogni tipo di malattia, avevano una sola cura: il salasso
Quando osservo gli economisti che ci governano ho l’impressione di essere in mezzo ai medici del Settecento che, per ogni tipo di malattia, avevano una sola cura: il salasso. Curavano col salasso anche l’anemia. E questo mi fa pensare che o non conoscono la malattia o, se la conoscono, non la possono aggredire.
Quale è stato il punto di partenza di questa crisi? La liberalizzazione sfrenata del commercio mondiale voluta dagli americani negli anni Ottanta. Dopo gli accordi del Gatt e del Wto, le imprese occidentali si sono spostate nei Paesi a basso costo di manodopera e soprattutto in Cina, da cui abbiamo importato prodotti che hanno aumentato la deindustrializzazione e la disoccupazione da noi. Inoltre concediamo loro di mettere dazi contro le nostre esportazioni, ma non abbiamo protezioni su ciò che essi producono senza le nostre normative sociali. Nello stesso tempo, per conservare un tenore di vita elevato, per pagare una amministrazione pubblica pletorica e inefficiente, per mantenere interi settori sociali arretrati, alcuni Stati occidentali, fra cui l’Italia,si sono indebitati e i loro titoli pubblici sono diventati insicuri. Fino al momento in cui, col crescere della concorrenza mondiale, coloro che volevano fare dei rapidi guadagni e non erano più sicuri di farli nella produzione si sono messi ad usare in modo sfrenato la finanza giocando d’azzardo su tutto, anche sugli Stati europei. La nostra è ormai diventata una economia speculativa e perfino il seriosissimo governo italiano che licenzia il dieci per cento dei dipendenti pubblici poi invita gli altri a mangiarsi lo stipendio con il poker, la roulette o nelle slot machine di cui ha riempito il Paese.
Questa è la malattia di cui avremmo dovuto discutere da molti anni in tutti i talk show, nei telegiornali, negli approfondimenti, molto prima della crisi finanziaria, domandandoci tutti insieme come difendere e potenziare la macchina scientifico-tecnologica e produttiva del nostro Paese. Ma ne avete mai sentito parlare? Ecco perché oggi mi sento imbarazzato fra medici che usano il salasso anche su settori vivi e vitali.
Non sento parlare di frenare la deindustrializzazione, di accrescere la produttività, di sviluppare la ricerca applicata, in sostanza di affrontare la causa prima di questa crisi economica e, più in generale, di come ridare all’Italia e all’Europa un futuro produttivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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