Imprenditore annuncia il suicidio al 113 e poi si spara

Un imprenditore edile fiorentino di 55 anni, si è sparato ieri sera nella sua abitazione a Fiesole (Firenze). Prima ha chiamato il 113 e all'operatore ha annunciato le sue intenzioni. Secondo quanto si apprende l'uomo, che si è sparato con un fucile alla testa, avrebbe collegato il gesto estremo a problemi economici dell'azienda.I carabinieri, avvertiti dal 113, sono arrivati sul posto intorno alle 18 e hanno trovato il corpo dell'uomo ormai senza vita. Vicino c'era il fucile e un biglietto con le scuse per i familiari. L'uomo era sposato e aveva una figlia di 10 anni. Poco dopo l'arrivo dei militari, sono rientrate a casa anche la moglie e la bimba che hanno scoperto così quanto era successo.
L'uomo, secondo quanto si è appreso, era titolare di una ditta dichiarata fallita pochi anni fa. Da quel momento lavorava solo saltuariamente. Sempre ieri un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato ritrovato a Palma Campania (Napoli), in un'area lontana dal centro abitato.
Il corpo potrebbe essere quello di Antonio Ferrara, imprenditore scomparso il 9 dicembre 2012.

A far ipotizzare che i resti appartengano all'uomo, del quale si persero misteriosamente le tracce, il ritrovamento di alcuni oggetti personali.
Ferrara fu visto l'ultima volta a San Gennaro Vesuviano, dove si incontrò con un amico. Sarà necessario l'esame del dna per conoscere l'identità del corpo ritrovato dai carabinieri della compagnia di Nola.

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