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Ingroia messo in freezer anche nella sua Sicilia

Per l'ex magistrato e leader di Azione civile non arriva (per ora) nemmeno la nomina di Crocetta

Ingroia messo in freezer anche nella sua Sicilia

Antonio Ingroia nel freezer aveva scelto di entrarci da sé, da magistrato, non presentandosi in Procura ad Aosta per assumere il nuovo incarico e lasciandosi così aperta una finestra di due anni per un eventuale rientro in magistratura.

Adesso in ghiacciaia lo hanno messo anche i siciliani: a luglio il presidente della Regione Rosario Crocetta annunciava che il leader di Azione Civile sarebbe stato nominato commissario della Sicilia e-Servizi, la partecipata regionale che si occupa di informatica. Due mesi dopo, però, ancora nulla di fatto.

L'ex pm punta il dito contro «l'inspiegabile resistenza degli organi societari». Il presidente della SiSe, Antonio Vitale, al sito Livesicilia.it racconta una verità diversa: «Siamo una società di diritto privato. La Regione non può nominare un commissario. Solo l'assemblea dei soci può eventualmente disporre la messa in liquidazione».

Ma a calare l'asso che spariglia le carte è il Codacons: «Se è una Spa, la nomina va fatta dal Tribunale». E Ingroia rischia l'ibernazione. Ma all'Ingroia che rischia l'ibernazione resta tempo per le polemiche. «Io certi berlusconiani li ho fatti condannare in aula come Dell'Utri e li ho combattuti in politica», cinguettava allegro su Twitter qualche giorno fa. I vertici del Pdl sono insorti, additandola a prova dei suoi pregiudizi nei riguardi del centrodestra.

«I delinquenti non dovrebbero mai scendere in campo», ha replicato lui, spigoloso e duro ormai come un iceberg.GIac

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