Le liste per le prossime elezioni saranno presentate solo tra qualche giorno, ma è già bagarre in tv per la par condicio. Ieri il Pd ha chiesto all'Agcom una "fotografia dettagliata e comparativa della presenza TV dei principali leader politici, che saranno impegnati nelle prossime elezioni".
Il riferimento è chiaramente spiegato nella richiesta del Pd: "La straripante presenza televisiva e radiofonica di Silvio Berlusconi in quest'ultimo periodo è stata sottolineata da tutta la stampa. Questa presenza abnorme ha un’influenza diretta sulla campagna elettorale: secondo alcuni analisti si ricollega infatti ad essa il guadagno di circa 5 punti nei sondaggi elettorali più recenti relativi al Pdl".
E in commissione di Vigilanza Rai è partita la replica del Pdl, che accusa Monti di aver usato la conferenza di fine mandato per candidarsi alle politiche. Inoltre "ha sforato i tempi facendo ritardare il telegiornale ma nessuno ha avuto nulla da ridire, cosa che non accadde in caso analogo quando era premier Berlusconi". Il commissario Agcom Francesco Posteraro, ha spiegato che domani in occasione del varo del regolamento sulla par condicio verrà presentato un emendamento per estendere le norme ai soggetti non candidati. Un modo, insomma, perché anche Mario Monti partecipi senza intoppi alla campagna elettorale pur non dovendosi candidare in prima persona perché già senatore a vita.
Il commissario Agcom Francesco Posteraro ha infatti spiegato che nel caso di trasmissioni di informazione politica l’emendamento stabilirà anche per chi non è candidato la possibilità di rappresentare un partito o un movimento in tv. Ma, al pari degli altri, non potrà comparire in trasmissioni di intrattenimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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