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"L'ascesa dei fascisti". Il delirio del 16enne ambientalista nel discorso del 2 giugno

Parla di "neofascismo", si fa paladino dei giornalisti Rai che hanno seguito il profumo dei soldi ma si lamenta perché il suo discorso del 2 giugno sarebbe stato tagliato

"L'ascesa dei fascisti". Il delirio del 16enne ambientalista nel discorso del 2 giugno

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"L'ascesa dei fascisti". Il delirio del 16enne ambientalista nel discorso del 2 giugno

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La dilagante onda idealista ambientalista che è anche alla base delle azioni vandaliche di Ultima generazione ha mosso anche il 16enne Nathan Previdi, che vive e studia a Bolzano ed è uno dei tanti ragazzini appassionati di politica e schierato a sinistra. L'influenza social e scolastica ha da sempre una grande parte nella formazione dei più giovani ed è evidente che Previdi abbia abbracciato a pieno l'ideologia antifascista in assenza di fascismo. Era stato selezionato tra gli studenti della sua città per intervenire in piazza Walther, nella sua città, in occasione della festa della Repubblica. Ma Nathan ha preferito rinunciare perché, a suo dire, il testo che aveva scritto e che doveva leggere è stato radicalmente modificato da un funzionario della Ripartizione pedagogica della Provincia autonoma, perché ritenuto "troppo politico".

Da bravo attivista, anche se al momento con poco più di 200 follower e con un canale YouTube non tra i più seguiti, è subito andato davanti alle telecamere per denunciare quella che dalle sue parole assume i contorni della censura. Non ha senso soffermarsi su un dettaglio stridente in questa vicenda, ossia che al giovane era stato affidato un discorso per la Repubblica in lingua tedesca. Per quanto l'Alto Adige sia un'isola bi-lingue de nostro Paese, la lingua italiana è uno degli elementi che ha contribuito maggiormente a "fare l'Italia" e a unirla, non solo formalmente ma come nazione. A parlare in sua vece è la mamma, che tramite l'agenzia Ansa si è scagliata senza indugio in favore del figlio in questa sua battaglia.

Nathan Previdi ha deciso di dare in pasto ai social il discorso così come lo aveva scritto lui prima che venisse, a suo dire, modificato. Ci sono passaggi sull'allarme, ormai trito, ritrito e abbandonato perfino dalla maggior parte della sinistra d'opposizione, su "crescente neofascismo". Un argomento che ha contribuito a far perdere le elezioni alla sinistra a settembre e che rischia di allontanare ulteriormente dal mondo reale degli elettori quelli che continueranno a cavalcarlo, perché evidentemente ideologico e irrealistico. Ma il ragazzo fa di più e tira in mezzo anche la Rai e il millantato "allontanamento dei giornalisti critici, come Fabio Fazio". Ancora una volta, il giovane dimostra di vivere in un mondo parallelo o di ignorare la realtà, visto che Fabio Fazio ha scelto di seguire il profumo del denaro e di accasarsi in una rete privata che gli garantirà un introito a sei zeri, ben superiore rispetto a quello percepito nella tv pubblica. E per quanto riguarda Lucia Annunziata, forse non sa che, pur avendo un contratto in essere, ha deciso di licenziarsi. Stessa cosa per Gramellini, passato a La7 senza che ci fossero beghe contrattuali, approfittando della continuità editoriale tra il suo quotidiano e la rete, entrambe di Urbano Cairo.

A quanto pare, il 16enne non ha ben chiaro quale sia il senso della festa della Repubblica, occasione che unisce il Paese e non lo divide. Per questo motivo non è stato in grado di proporre un discorso che racchiudesse il vero senso di questa celebrazione. Ma la colpa non è sua, perché a 16 anni si vorrebbe spaccare tutto per cambiare il mondo.

È di chi non fornisce a questi ragazzi le basi della democrazia e il senso di unione, quello che ha animato l'assemblea costituente formata da esponenti di ogni provenienza politica, capaci di lavorare assieme per dar vita al documento che il mondo ci invidia.

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