"L'avevamo promesso...". E gli attivisti "impiccano" Netanyahu in piazza del municipio

Il gruppo di attivisti per la Palestina di Ferrara ha inscenato una manifestazione con un bamboccio del premier israeliano e ha distribuito volantini contro i politici italiani e della Ue

Foto di Ferrara per la Palestina
Foto di Ferrara per la Palestina
00:00 00:00

Azione choc degli attivisti per la Palestina di Ferrara che nel pomeriggio di ieri sono riusciti a mettere in scena la propria dimostrazione eclatante contro Israele in piazza del Municipio. "L'avevamo promesso che ci saremmo fatti sentire...", si legge nella rivendicazione del gruppo di attivisti che ha condotto l'azione. Un fantoccio con il volto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato "impiccato" dalla scalinata del Comune di Ferrara mentre sono stati diffusi volantini dei "ricercati" Ursula Von der Leyen, Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini.

"Gaza muore di fame, siete complici. Pagherete caro, pagherete tutto", si legge sullo striscione che gli stessi sono riusciti ad appendere alla balaustra in marmo del Comune. "Gaza sta morendo di fame e dopo oltre 650 giorni di genocidio il governo e le istituzioni italiane continuano a inviare armi e supportare lo Stato terrorista di Israele", recita la rivendicazione del gruppo per la Palestina, che poi prosegue: "Noi non ci stiamo, non tolleriamo le atrocità che l'Occidente unito continua a compiere verso il nostro popolo. Pretendiamo l'entrata immediata degli aiuti umanitari. Non ci fermeremo e torneremo a farci sentire, fino a quando la Palestina non sarà libera dal fiume al mare e fino a quando non avremo ottenuto giustizia".

Il gruppo non sembra essere schierato nelle prime linee dei movimenti per la Palestina, appare con un profilo piuttosto locale, concentrato su Ferrara, dove comunque è molto attivo. Non sembra avere legami con i gruppi di Cambiare rotta e questo lo inserisce tra i movimenti indipendenti per la Palestina, tanto che prima di questa azione non aveva mai avuto particolare risonanza mediatica nonostante non sia la prima operazione che viene compiuta a Ferrara da questo gruppo.

Il 9 luglio, per esempio, hanno organizzato una fiaccolata per la Palestina e alcuni giorni fa hanno rilasciato un comunicato in cui stigmatizzano il comportamento del Comune di Ferrara che, a loro dire "si rifiuta di condannare i crimini israeliani". Pare che il gruppo sia formato per lo più da palestinesi che, come tali, avanzano pretese sulle politiche italiane e sulle dichiarazioni che i politici dovrebbero o non dovrebbero fare.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica