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"Lavora per la pace". L'ultimo sms di Berlusconi a Tajani

L'ex premier ha lavorato e dispensato indicazioni sino all'ultimo. La testimonianza commossa di Tajani e Gasparri e le loro ultime comunicazioni con il fondatore di Forza Italia

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Ha lavorato sino all'ultimo. L'uomo era così: tenace, infaticabile. E fino all'ultimo si è consultato con i suoi collaboratori. Per questo Silvio Berlusconi ha lasciato un grande vuoto innanzitutto nelle persone che condividevano con lui l'impegno politico. Il ricordo più commosso, al riguardo, è quello di Antonio Tajani. "Berlusconi è stato sempre un maestro, di impegno, di determinazione, la sua vita si è intrecciata con la mia negli ultimi 30 anni", ha raccontato l'attuale vice premier e ministro degli esteri, che iniziò a fare politica proprio sospinto dal sogno liberale del Cavaliere. "Decisi di scegliere la politica per sostenere le sue idee, ho avuto l'onore di essere stato uno dei fondatori di Forza Italia perché me lo disse lui. La nostra e la mia carriera politica dipendono da lui e io lo ringrazierò sempre", ha affermato il capo della Farnesina.

Ma le parole più toccanti sono nella testimonianza di un'attenzione, da parte di Berlusconi, mai venuta meno. Fino all'ultimo, per l'appunto. A margine della commemorazione di Silvio Berlusconi all'ambasciata italiana a Washington, Tajani (che si trova negli Stati Uniti) ha ricordato l'ultimo sms ricevuto dal Cavaliere. Un messaggino rcentissimo, che ora suona quasi come un incoraggiamento. Come uno dei tanti insegnamenti che solo i grandi della politica e della storia hanno la possibilità dispensare. "Ieri mi ha mandato un messaggio, per lavorare per la pace", ha raccontato il vice premier.

"Gli avevo parlato di questo viaggio negli Usa e lui si era raccomandato, facendomi avere un appunto: un vulcano pieno di idee, fino all'ultimo momento, anche se la malattia lo indeboliva nel fisico, ma la testa era sempre quella di una grande leader e visionario, che guardava al futuro", ha aggiunto Tajani, testimoniando l'impegno profuso dal Cavaliere anche nel momento della malattia. Perché l'ex premier aveva davvero una "passionaccia" per la politica. La stessa passione che nel '94 lo spinse a scendere in campo, quando in molti non credevano a quell'impresa considerata in apparenza folle.

E così, solo nei giorni scorsi, il Cavaliere si era interessato anche di politica locale dialogando con il senatore azzurro Maurizio Gasparri. A raccontarlo è stato lo stesso esponente politico all'Adnkronos. "L'avevo sentito giovedì scorso. Berlusconi rispondeva a una mia chiamata. Era affaticato, secondo l'andamento degli ultimi mesi, ma era desideroso di parlare del partito, delle iniziative, delle elezioni in Trentino, di Azzurro Donna. Era quasi commovente sentirlo così appassionato alle cose, tutto sommato, di routine della politica...

", ha testimoniato Gasparri.

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