Il Lazio cambia regole sull'aborto

Il Lazio cambia regole sull'aborto

Aborto: Zingaretti decreta che i medici non hanno più diritto all'obiezione di coscienza.
È polemica sulle nuove linee guida per i consultori appena varato dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. In questa regione si registra il tasso di obiettori di coscienza più alto d'Italia, il 91 per cento. Di fatto per una donna accedere all'interruzione volontaria di gravidanza è diventato un percorso ad ostacoli. La soluzione Zingaretti però ha suscitato subito reazioni indignate da parte dell'opposizione di centrodestra e associazioni di ispirazione cattolica come il Forum delle Famiglie.
Nel provvedimento si stabilisce che il medico non può rifiutarsi di prescrivere un contraccettivo o un farmaco come la pillola del giorno dopo. Non solo. Il medico non potrà neanche rifiutarsi di certificare la richiesta dell'aborto.

In sostanza il diritto all'obiezione di coscienza resta soltanto per l'intervento chirurgico vero e proprio. In quel caso nessuno può imporre ad un medico di eseguirlo se si dichiara contrario.
Il centrodestra (Forza Italia, Ncd e La Destra) chiede l'immediata revoca del decreto.

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