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La Lega vuole i secessionisti veneti in lista. E sbarca al Sud Europee, anche Borghi Aquilini reclutato dal Carroccio

La Lega vuole i secessionisti veneti in lista. E sbarca al Sud Europee, anche Borghi Aquilini reclutato dal Carroccio

Milano Il core business della Lega rimane il Nord ma ogni voto serve alla causa del Carroccio. Ecco perché il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha deciso di presentare le liste lumbàrd anche al Centro e al Sud puntando sul cavallo di battaglia della lotta all'euro: «Abbiamo deciso di presentarci in tutta Italia, nella campagna contro l'euro investiremo 10mila euro e sarà basata sul volontariato e sulla militanza», ha dichiarato il segretario federale padano in una conferenza stampa in via Bellerio. Fra i candidati indipendenti a sostegno della battaglia «Basta euro», Salvini ha indicato il professor Claudio Borghi Aquilini, milanese, economista docente dell'Università Cattolica di Milano, giornalista e ex managing director di Deutsche Bank ed editorialista del Giornale, che sarà candidato nel Nord-Ovest, oggi alle prese con il «Basta euro tour» anche se la mossa a sorpresa potrebbe essere quella di candidare uno dei presunti secessionisti veneti ancora in carcere («Ci stiamo ragionando», ammette il leader leghista). La richiesta di uscita dalla moneta unica tema è il tema della campagna elettorale anche di Francesca Donato, candidata nelle isole e nel Nord-Est. «La Lega si apre al mondo imprenditoriale, associativo e culturale per liberarsi dalla gabbia dell'euro», ha aggiunto Salvini.

Non ci sarà invece Roberto Cota, presidente uscente della Regione Piemonte: «Ha detto no - ha sottolineato Salvini - e per questo ha il mio apprezzamento».

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