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Legge di stabilità, Bondi: "Le tasse sono camuffate, così l'Italia può morire"

Pdl tiepido nei confronti della manovra. Sacconi: "Servono correzioni". E Schifani promette: "La miglioreremo"

Legge di stabilità, Bondi: "Le tasse sono camuffate, così l'Italia può morire"

All'interno del Pdl non tutti cantano vittoria per la legge di stabilità confezionata dal governo. Mentre il vicepremier Angelino Alfano "promuove" l'azione dei ministri pidiellini all'interno dell'esecutivo, Sandro Bondi ha sonoramente bocciato la manovra. "Di questa stabilità l’Italia può morire - ha spiegato il coordinatore del Pdl - si tratta di infatti di un provvedimento che non aiuta l’economia a crescere e che prevede un aumento consistente delle tasse per ora abilmente camuffate". Una nuova stangata di tasse che, a detta di Bondi, non tarderanno a venire alla luce.

Adesso la palla passa al parlamento che sarà chiamato a correggere e limare la manovra del governo. "Con la legge di Stabilità il governo ha prodotto una manovra triennale che si muove nella giusta direzione, anche se sarebbe stata auspicabile una dimensione più consistente degli interventi sulla riduzione delle spese e delle tasse", ha spiegato il presidente della commissione Lavoro al Senato Maurizio Sacconi invitando le Camere a correggere e, se possibile, integrare i suoi contenuti. A detta di Sacconi, infatti, appare particolarmente debole l’impulso ai consumi interni come alla maggiore produttività del lavoro. "La scelta di spalmare su una grande platea di lavoratori le maggiori detrazioni fiscali - aggiunge l’ex ministro - non concorre né all’uno né all’altro obiettivo, ben più concretamente perseguibili attraverso la concentrazione della detassazione in favore della parte dei salari disposta dagli accordi aziendali". Non solo. Se verrà poi confermato il prelievo sulle pensioni, il provvedimento potrebbe avere effetti depressivi nei confronti di una platea più ampia di pensionati. "Saranno indotti a temere che una volta affermato il principio questo possa condurre ad una manovra punitiva più estesa", ha concluso Sacconi. Anche Mara Carfagna si sarebbe aspettata qualcosa di più dal lavoro del governo. Per la deputata del Pdl le misure sono "minimaliste, non adeguate ad affrontare la situazione economica, che è ancora grave, né a favorire il rilancio dei consumi". Insomma, una bocciatura pesante e a trecentosessanta gradi.

"L'esecutivo ha provato ad invertire la tendenza del tassa e spendi - ha spiegato anche il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani - ma bisognerà andare avanti su questa strada con più determinazione ed il Pdl, a cominciare dal lavoro nelle commissioni al Senato, proporrà misure più decise in favore delle famiglie e delle imprese".

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