Ormai si sa che si compiace a far dispetto al protocollo. E stavolta di fronte aveva Rania di Giordania, non proprio un'estranea di insignificante bellezza. Musulmana, non mancherà di notare qualcuno, certo. Ma non era quello che importava ieri a Papa Francesco. Si è inchinato a Rania per galanteria il Papa che in un'altra vita ha amato una donna e il tango. E che ogni giorno ci insegna che il bello della libertà è servirsene. Un uomo che si inchina a una signora, tutto qui. È successo ieri durante un'udienza inusuale in Vaticano con il Re di Giordania. Ma è stato davanti alla sua consorte che Bergoglio si è inchinato stropicciando gli usi. Lo hanno fatto in passato altri Pontefici in altre circostanze. Ma Francesco indossa le innocenti «trasgressioni» come nessuno. Beve mate sconosciuti, si appiccica addosso la folla, chiama al telefono la gente comune, si tiene in mano la mitra, paga i conti dell'albergo, disdice l'abbonamento ai giornali, trasporta da solo il suo modesto bagaglio, manda in tilt i rigorosi piani dell'attenta Sicurezza vaticana. Perché l'informale è il suo unico ornamento. Non crediamo affatto abbia pensato a Rania regina, o al dialogo tra le religioni, quindi tantomeno a Rania musulmana quando ieri si è inchinato davanti al suo rigorosissimo abito nero, quando ha addomesticato il capo sotto l'ombra del suo velo bianco. Si è inchinato come si sarebbe alzato a un appello. Davanti a una signora. A una bellissima signora. Perché così avrebbe fatto altrove, così avrebbe fatto prima di essere Papa. Perché ci sono cose che arrivano prima del rito e dei rituali. Perché Francesco non ci sta a fare il Papa diversamente da come è stato uomo. Lo lusinga la vita, ogni giorno. E le va incontro come gli viene naturale. Ha il passo, l'inchino sicuro di chi non ha avuto bisogno di cambiare.
Perché è emigrato dall'Argentina ma non da se stesso Jorge Mario da Buenos Aires. Ex perito chimico, ex buttafuori di un locale malfamato di Cordoba, ex filosofo... Ex tante cose. Per questo ancora oggi, da Papa, se lo ricorda che davanti a una (bellissima) signora, ci si inchina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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