Liste Pdl al fotofinish: ecco i nomi chiave per Lombardia e Sicilia

Lupi, Gelmini e Santanché capilista alla Camera. Bondi candidato al Senato. E Mantovani sarà il vice di Maroni alla Regione

Liste Pdl al fotofinish: ecco i nomi chiave per Lombardia e Sicilia

Roma Il rebus delle candidature non è ancora risolto, ma i primi tasselli iniziano ad andare a posto. Tra pressioni incrociate e richieste di salvataggio, lunghe anticamere e telefoni spenti, le riunioni dei big di Via dell'Umiltà si susseguono senza soluzione di continuità. E l'analisi delle incompatibilità continua, regione dopo regione, circoscrizione dopo circoscrizione, in un clima rovente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste è fissato per lunedì ma il tentativo è quello di chiuderle entro sabato, anche perché il deposito dovrà avvenire nelle corti d'Appello competenti sul territorio e non si può rischiare di sforare i tempi. Venerdì notte ci sarà una riunione decisiva anche con Silvio Berlusconi. Sarà lui ad avere l'ultima parola e a sciogliere gli ultimi nodi. Il presidente del Pdl ha avuto ieri un colloquio con Francesco Nitto Palma per definire la linea sul caso Campania. Della questione se ne occuperà in prima battuta un comitato ristretto, una sorta di task force di legali, incaricata di esaminare il profilo processuale dei parlamentari indagati. Il comitato dovrebbe essere composto da 5 membri: Niccolò Ghedini e Piero Longo, Nitto Palma, Francesco Sisto e Maurizio Paniz.

Un elemento sicuro comunque c'è. Su indicazione di Berlusconi le deroghe, fino a ieri individuate in 32, sono scese a 16. Inoltre le liste siciliane sarebbero vicine alla chiusura, così come quelle della Puglia e del Molise. Più definita la situazione in Lombardia dove Maurizio Lupi farà il capolista alla Camera come trampolino verso la successiva candidatura a sindaco di Milano. Nel collegio Lombardia 2, invece, capolista sarà Mariastella Gelmini. Qui dovrebbe comparire anche la giornalista Maria Giovanna Maglie. In Lombardia 3, invece, al primo posto ci sarà Daniela Santanchè. Al Senato, dietro a Berlusconi, dovrebbe esserci Paolo Romani, ma anche Sandro Bondi. Mentre resta da definire la posizione di Roberto Formigoni, ieri a colloquio con Denis Verdini per perorare la causa di Paolo Alli, attuale sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia. Il lavoro preparatorio dovrà, comunque, fare i conti con gli aggiustamenti orchestrati direttamente da Berlusconi con il coordinatore Mario Mantovani, che correrà alla Regione Lombardia in ticket con Roberto Maroni.

In Sicilia Renato Schifani guiderà la lista al Senato. Alla Camera compariranno i coordinatori Dore Misuraca e Giuseppe Castiglione, oltre a Basilio Catanoso. Molto probabile anche la candidatura al Senato di Francesco Scoma, capogruppo all'Ars. In Sicilia 2 capolista sarà Stefania Prestigiacomo seguita da Antonio Martino. Molto a rischio due veterani come Domenico Nania ed Enrico La Loggia, così come i senatori Battaglia, D'Alì, Firrarello e il deputato Giuseppe Palumbo. La posizione di Marcello Dell'Utri verrà vagliata direttamente da Silvio Berlusconi. In Veneto è in bilico la posizione del coordinatore Alberto Giorgetti, stimato dai vertici del partito e giovane dal punto di vista anagrafico ma non da quello della anzianità parlamentare.
Infine il «formattatore» Alessandro Cattaneo, insieme ad altri 15 sindaci, lancia una richiesta di attenzione al partito affinché guardi di più al territorio nella selezione dei candidati.

In ogni caso Berlusconi, Alfano e Verdini non nascondono un obiettivo: mettere in campo liste forti per puntare fino in fondo alla vittoria in cinque regioni: Sicilia, Puglia, Campania, Lombardia e Veneto. Un risultato che consentirebbe di rendere «irrilevante» la pattuglia parlamentare di Mario Monti.

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