
Lunedì, giorni dei funerali di Giorgio Armani, il sindaco di Milano Beppe Sala ha proclamato una giornata di lutto cittadino. "È stato e resterà per sempre uno dei massimi rappresentanti della moda italiana e milanese nel mondo. Armani era un uomo pieno di talento e di interessi, capace di portare nelle sue creazioni lo stile sobrio ed elegante della sua personalità, misurato, mai eccessivo", ha dichiarato il primo cittadino con una nota.
Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha voluto ricordare Giorgio Armani, perché con lui "l’Italia e il mondo intero perdono uno dei più grandi interpreti della moda e dell’eleganza contemporanea che ha saputo trasformare la nostra creatività in un linguaggio universale, riconosciuto e amato ovunque". Roma, scrive ancora Gualtieri, "si unisce al cordoglio per la sua scomparsa e rende omaggio a un maestro che ha saputo raccontare il nostro Paese attraverso la bellezza, la sobrietà e la raffinatezza. Alla famiglia, alla sua Maison, alla città di Milano vanno le più sentite condoglianze e l’abbraccio della Capitale, grata per l’eredità che Armani ci lascia e che continuerà a ispirare le generazioni future".
Anche Confesercenti ha rilasciato una nota per la scomparsa di Giorgio Armani, sottolineandone il suo essere "un protagonista assoluto che ha fatto la storia della moda italiana e internazionale, contribuendo a rendere il nostro stile un punto di riferimento mondiale di creatività ed eleganza". Queste sono le parole di Nico Gronchi, presidente di Confesercenti, che ha definito lo stilista "un grande imprenditore, capace di unire talento, visione e capacità manageriale e di lasciare un segno indelebile nel Made in Italy. Nel corso della sua carriera ha costruito un modello di impresa riconosciuto e ammirato in tutto il mondo, creando occupazione per migliaia di persone e generando un impatto economico rilevante. È stato un autentico ambasciatore della nostra cultura nel mondo: la sua eredità rimarrà patrimonio duraturo per le generazioni future".
Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, ha dichiarato che la "moda perde un punto di riferimento
straordinario per il buon gusto, lo stile e il design Made in Italy. La sua eleganza, la sua visione e la coerenza di un’artista che ha trasformato un mestiere in un’arte resteranno un patrimonio comune per sempre".