M5S, ossessione sussidi. Ora Conte pensa al reddito regionale

La mossa dei grillini per le regionali in Toscana, Campania e Calabria: una carta “per garantire un reale sostegno ai cittadini in difficoltà”

M5S, ossessione sussidi. Ora Conte pensa al reddito regionale
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Il M5s non molla. Nonostante il fallimento accertato della misura, i grillini sono pronti a puntare su una nuova forma di Rdc. In vista delle elezioni regionali, infatti, i 5 Stelle sono pronti a lanciare il “reddito regionale”. Una vera e propria ossessione. Tanto che, secondo Il Foglio, Conte avrebbe dato il via libera alla candidatura di Eugenio Giani in Toscana solo in cambio dell’introduzione del sussidio. E la stessa strategia è prevista in Campania, dove la carta diventerebbe il cavallo di battaglia di Roberto Fico, e in Calabria, soprattutto in caso di candidatura di Pasquale Tridico.

Il documento del M5s recita quanto segue: “Vanno adottati interventi integrativi rispetto a quelli, insufficienti, previsti sul piano nazionale al fine di garantire un reale sostegno ai cittadini toscani in difficoltà”. Ma di cosa si tratta, concretamente? Il “reddito regionale” dovrebbe essere l’integrazione all’assegno di inclusione previsto dal governo Meloni. Non un sussidio di per sé, dunque, ma una sorta di tappabuchi.

Ovviamente non è chiaro con che fondi verrà finanziato, se regionali o europei. Ciò che conta, quantomeno per il Movimento, è l’aver trovato l’asso nella manica in vista delle regionali. Forse dimenticando i disastri provocati dall’assistenzialismo sfrenato, dal "gratuitamente", nonché dalle varie storture.

Nonostante non esista più, il Rdc continua a produrre una lunga scia di illeciti: un’ulteriore conferma è arrivata da una delle ultime operazione della Guardia di finanza di Lecce, che ha scovato 47 furbetti rei di aver percepito indebitamente gli assegni per un danno complessivo alle casse dello Stato pari a oltre 500 mila euro.

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