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M5S, Pizzarotti all'angolo: rischia la sfiducia

A Parma si ingrandisce la fronda: "Non ha mantenuto le promesse". E lui: "Sembra gente del Pd". Ma anche il blog di Grillo lo attacca: "Fa accapponare la pelle"

M5S, Pizzarotti all'angolo: rischia la sfiducia

Nonostante il gruppo "Amici di Beppe Grillo di Parma e provincia" non ci sono timori per la maggioranza pentastellata al Comune di Parma. Almeno per ora. Tra il manipolo di "scissionisti" schierati contro il sindaco Federico Pizzarotti non ci sarebbero, infatti, consiglieri comunali. Nemmeno Mauro Nuzzo, protagonista di un accesissimo scontro coi colleghi grillini nell'ultimo consiglio comunale, avrebbe aderito al nuovo gruppo anche se ha ammesso di condividere "parte delle loro critiche" che "dovrebbero essere utili al Movimento per crescere". A uscire allo scoperto è stato soltanto Alessandro Guardamagna, iscritto al movimento dal 2010 e già candidato sia alle comunali di un piccolo centro della provincia emiliana sia alle politiche dell'anno scorso. È stato proprio lui a confermare la presenza di un gruppo di venti persone pronte a sfiduciare il primo cittadino di Parma.

"Non mi piace chi fa il furbo e soprattutto non mi piace chi fa il furbo nel M5S". Max Bugani, consigliere stellato a Bologna, punta il dito contro Pizzarotti. Lo fa da un pulpito piuttosto importante per la truppa a Cinque Stelle: il blog di Beppe Grillo. Non un quotidiano locale qualunque, ma l'house organ della premiata ditta Grillo-Casaleggio. E l'attacco assume i contorni dell'ennesima sfiducia del movimento al primo cittadino di Parma. Sfiducia che adesso deve soltanto essere formalizzata, in Aula. Da mesi, infatti, Grillo non fa mistero di non sostenere più Capitan Pizza. L'amore di un tempo è finito. Il grimandello per far scricchiolare lo scranno da sindaco è, ancora una volta, l'inceneritore. "Nella città dell’Authority Alimentare europea e nella capitale della Food Valley è l’ultima cosa da fare - aveva promesso Pizzarotti - poniamo rimedio e diventiamo un esempio a livello europeo e mondiale". Parole che servono a Bugnai per scomunicarlo e chiederne la testa. "È partita l’operazione 'terra bruciata' attorno a Pizzarotti - ha commentato su Facebook l'ex M5S Adriano Zaccagnini, ora deputato del Misto - riusciranno ad incenerirlo o lo cuoceranno a fuoco lento sottraendogli consenso pezzettino a pezzettino?".

Pizzarotti prova ad andare avanti forte di una recente "telefonata chiarificatrice" con Grillo. E ironizza sulla fronda interna. "Per ora ho letto solo frasi vuote che potrebbero scrivere chiunque nel Pd - ha detto ai microfoni di Otto e mezzo - chissà che dietro non ci sia un’opposizione mascherata, che a Parma spesso si nasconde dietro associazioni multicolore". Nessuna intenzione, dunque, a fare il leader dei fuoriusciti grillini. Una rassicurazione che non ha fatto altro che rintuzzare la bagarre all'interno del Movimento 5 Stelle. "È roba da fare accapponare la pelle, almeno la mia - ha scritto Bugani - solo chi ama essere ambiguo, non riesce mai ad essere chiaro". "Per quale motivo - ha replicato Pizzarotti su

pizzarotti/posts/681771398563013" target="_blank" data-ga4-click-event-target="external" rel="noopener">Facebook - è concesso ad un consigliere comunale come Bugani di utilizzare il blog di Beppe per sparare contro di me pubblicamente facendo così il gioco dei partiti?". Forse la telefonata con Beppe non è stata poi così chiarificatrice?

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