Un'ora e mezzo di discorso dopo una notte, lo ha raccontato lui stesso, insonne. Dopo lo strappo di Alfano e una settimana fitta di incontri e trattative. Silvio Berlusconi al Palazzo dei Congressi di Roma per la rinascita di Forza Italia è affaticato e amareggiato. Alla fine del lungo discorso la voce si fa roca e il Cavaliere si appoggia al leggio, mentre dai lati del palco salgono Brunetta e Alberto Zangrillo, il medico personale di Berlusconi. Gli stringe la mano e gli intima di bere “subito” - lo ripete più di una volta – un bicchiere d'acqua. Un lieve malore, dirà Zangrillo. Infatti, pochi minuti dopo, il Cavaliere torna sul palco e ringrazia la platea che ha appena ratificato il ritorno a Forza Italia. Ma il punto non è questo. La questione è un'altra e non è solo politica. E' la storia di un imbarbarimento, di un clima d'odio che rischia di raggiungere temperature soffocanti. Il malore avviene sotto le telecamere di tutto il Paese e il video rimbalza impietosamente su tutti i quotidiani on line. Prassi. E' la stampa, bellezza. Ma poi c'è chi gioisce e chi si rammarica perché il Cav si è ripreso (basta farsi un giro tra i commenti delle principali testate). Non manca neppure il solito stupido che dietro i malori e gli attentati vede sempre la premeditazione della “macchina comunicativa berlusconiana”.
E c'è pure chi si diverte. E non lo fa sul sito di un qualche centro sociale che complotta contro lo Stato e si frega le mani se il leader del centrodestra ha un calo di zuccheri. No, sul quotidiano della “borghesia” e dei “moderati”. In tutte le pagine del Corriere.it viene chiesto al lettore che umore abbia dopo la lettura dell'articolo. E in calce alla galleria fotografica che impressiona il malore del Cavaliere, c'è un dato che impressiona ancora di più delle stesse immagini: uno smile
538em;">, un pallino con gli angoli della bocca impennati verso l'alto. Il 60 per cento dei lettori è divertito. Perché Berlusconi si è sentito male. E viene il sospetto che quell'innocuo sondaggio sia qualcosa di più, sia il termometro di un Paese incattivito e abbrutito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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