Roma - Nel primo giorno di presentazione delle liste il Pdl continua a cercare la soluzione all'estenuante puzzle delle liste. Incastrare tutti i tasselli è operazione difficilissima, anche al netto dell'elemento umano, ovvero delle inevitabili proteste e della sonora indignazione degli esclusi, spesso eccellenti. Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Denis Verdini, Gianni Letta, Sandro Bondi nel loro lavoro di cesello devono fare i conti con due elementi. Innanzitutto le proteste provenienti dai territori che alzano la voce, soprattutto in Abruzzo, nelle Marche e in Campania, contro i cosiddetti «paracadutati», ovvero contro i candidati non espressi dal territorio. Il secondo fattore è il fortissimo malumore diffuso tra gli ex An che rivendicano le scelte dolorose compiute in questi anni di lotta parlamentare e lamentano l'irriconoscenza dimostrata verso di loro.
È anche per questo che la trattativa per diverse regioni si chiude e si riapre diverse volte. Rispetto al giorno precedente prende forma in maniera pressoché definitiva la lista del Piemonte. Qui nel collegio Piemonte 1, dietro ad Alfano, il capolista sarà il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, seguito da Annagrazia Calabria, coordinatrice nazionale della Giovane Italia, da Gilberto Pichetto Fratin e dall'ex consigliere diplomatico di Berlusconi, Bruno Archi. Nel Piemonte 2 spazio invece a Elio Vito davanti al cuneese Enrico Costa, all'ex presidente della Provincia di Asti Roberto Marmo e al senatore uscente di Verbania Valter Zanetta. Al Senato, infine, il capolista sarà Silvio Berlusconi, davanti al pinerolese Lucio Malan e a Manuela Repetti e a Maria Rizzotti. In Campania, al di là dell'infinita trattativa sugli «incandidabili», il Pdl inserisce in lista Nino Marotta, direttore generale al ministero della Giustiza con Alfano, già membro laico del Csm in quota Udc. Sempre in Campania ci sarà anche il capo ufficio stampa del Pdl, Luca D'Alessandro. In Lombardia rischia di restare fuori l'ex ministro delle Politiche Europee, Andrea Ronchi, inizialmente destinato al Senato in Lombardia. Così come appare a rischio la posizione dell'ex viceministro al Commercio Estero, Adolfo Urso. Ancora aperte le liste pugliesi che si vanno comunque delineando. Oltre al capolista Raffaele Fitto dovrebbero comparire come candidati delle liste Pdl in Puglia, Antonio Azzollini, Antonio Leone, Donato Bruno e Francesco Amoroso. Ci sarà il capo dell'opposizione in consiglio regionale, Rocco Palese che sarà collocato in lista al Senato. Confermato l'avvocato Francesco Paolo Sisto così come certa appare anche la riconferma di Elvira Savino. Nel Lazio nel collegio Camera 1 ci saranno Fabrizio Cicchitto, Beatrice Lorenzin e molto probabilmente Sestino Giacomoni. Al Senato, invece, dietro Berlusconi, ci saranno il presidente uscente dei senatori Maurizio Gasparri, Maria Rosaria Rossi, Luca Fazzone e Andrea Augello.
Altro nodo da sciogliere quello del collegio Lazio 2 dove non è ancora chiaro il destino del presidente uscente del consiglio regionale Mario Abbruzzese. Le ribellioni rispetto agli esclusi si concentrano, invece, nelle Marche e in Abruzzo. Nelle Marche ad alzare la voce è Remigio Ceroni, storico rappresentante marchigiano, che, dopo essere stato piazzato al quarto posto alla Camera in posizione non sicura, si ribella contro la presenza del romano Simone Baldelli e del siciliano di Marsala Ignazio Abrignani. Sulla composizione delle liste nelle Marche si sta lavorando in queste ore. In Abruzzo, invece, si mobilitano i vari organi territoriali del partito.
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