Monti incontra Napolitano: dopo la legge di stabilità mi dimetto

Un incontro di due ore tra Mario Monti e Giorgio Napolitano. Il comunicato del Quirinale: "Il Presidente del Consiglio non ritiene pertanto possibile l’ulteriore espletamento del suo mandato e ha di conseguenza manifestato il suo intento di rassegnare le dimissioni". IMMAGINI: LA NOTA DEL QUIRINALE

Monti incontra Napolitano: dopo la legge di stabilità mi dimetto

Dopo un anno di tasse e austerità il governo dei professori è finalmente arrivato al capolinea. Al termine di una conferenza stampa al vetriolo, durante la quale si è tolto più di qualche sassolino dalla scarpa, Mario Monti è salito al Colle per due ore abbondanti di colloquio con il presidente della Repubblica. Alle 21 e 24 un flash dell'Ansa lascia poco spazio all'interpretazione: Monti intende rassegnare le dimissioni. Una nota del Quirinale spiega nei dettagli la decisione del presidente del Consiglio. La sfiducia, le parole del segretario del Pdl e, oggi, la decisione del Pdl di porre la pregiudiziale di costituzionalità sull'accorpamento delle province hanno accelerato la fine dell'esecutivo tecnico. "Il Premier ha rilevato che la dichiarazione resa ieri in Parlamento dal Segretario del PdL onorevole Angelino Alfano costituisce, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione", spiega il comunicato della Presidenza della Repubblica.

"Il Presidente del Consiglio non ritiene pertanto possibile l’ulteriore espletamento del suo mandato e ha di conseguenza manifestato il suo intento di rassegnare le dimissioni. Il Presidente del Consiglio - prosegue il comunicato - accerterà quanto prima se le forze politiche che non intendono assumersi la responsabilità di provocare l’esercizio provvisorio - rendendo ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo - siano pronte a concorrere all’approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità e di bilancio. Subito dopo il Presidente del Consiglio provvederà, sentito il Consiglio dei Ministri, a formalizzare le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica". Un anno dopo l'insediamento finisce la parabola di Mario Monti a Palazzo Chigi. Dopo l'approvazione della legge di stabilità il premier rassegnerà le dimissioni. E poi? Proprio oggi, poche ore prima del comunicato della presidenza della Repubblica, Luca Cordero di Montezemolo aveva detto che non sarebbe sceso in campo senza un chiaro impegno di Monti. Secondo fonti ministeriali il premier avrebbe preso la decisione per non galleggiare o farsi impallinare. Ma anche per avere più libertà di movimento dal punto di vista politico e quindi per poter dire quello che pensa. Si prepara a una discesa in campo?

Le reazioni

Pier Luigi Bersani coglie la palla al balzo e attacca il Pdl: "Di fronte all’irresponsabilità della destra che ha tradito l’impegno assunto un anno fa davanti al paese, aprendo di fatto la campagna elettorale, Monti ha risposto con un atto di dignità che rispettiamo profondamente. Noi siamo pronti ad operare per l’approvazione nei tempi più rapidi della legge di stabilità".

Arriva a stretto giro di posta la replica di Angelino Alfano, chiamato direttamente in causa dal premier. "Siamo prontissimi a votare il disegno di legge di stabilità, stringendo i tempi - ha dichiarato il segretario del Pdl -. Anche qui sta la nostra responsabilità, esattamente come avevamo preannunciato al Presidente della Repubblica e formalmente affermato in Parlamento. Noi ci siamo. Bersani, in questo momento così delicato, sospenda i toni da campagna elettorale."

I senatori del Pdl vanno all'attacco del primo ministro: "Da Monti grave scorrettezza, ha governato soprattutto grazie a noi". "E' scorretto che il presidente Monti, nominato da Berlusconi commissario europeo, a capo di un governo tecnico nato solo grazie al nostro senso di Stato, faccia riferimenti subliminali e prenda parte al dibattito politico: chiude in maniera ingloriosa il suo mandato".

Roberto Maroni festeggia con un tweet: "Monti si dimette, EVVIVA!!! Fine dell’anomalia democratica. Bravo Alfano, avanti così, fino in fondo".

"Le dimissioni? È il primo risultato che ha già ottenuto Berlusconi. È un gesto che apprezzo molto. Dell’ultimo anno di azione di Monti questo è il gesto che apprezzo di più. Ha fatto la cosa giusta", ha commentato Daniela Santanché ospite di Nicola Porro e Luca Telese a In Onda.

Pierferdinando Casini affida a Twitter il suo punto di vista: "Chi pensava di costringere Monti a galleggiare ora è servito". Per Gianfranco Fini la decsione "gli fa onore. Dimostra solo alto senso di responsabilità".

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