Mastella confessa: "Sono in difficoltà. I miei non li tengo più...". In Campania "partita aperta"

Nella lotta tra deluchiani e Cinquestelle spunta il sindaco di Benevento che confessa di non esser più sicuro di voler appoggiare Roberto Fico

Mastella confessa: "Sono in difficoltà. I miei non li tengo più...". In Campania "partita aperta"
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"La verità è che io mi sono scocciato di questo bisticcio continuo tra Fico e De Luca. Se continuano così, qui, perdiamo. Per-di-a-mo! Capito? Mentre io, per indole, voglio vincere. Tra l’altro...". A dirlo in un lungo dialogo con Fabrizio Roncone del Corriere della Sera è Clemente Mastella, sindaco di Benevento che alle prossime Regionali in Campania dovrebbe schierare nel campo di centrosinistra a sua lista Noi di centro, con il figlio Pellegrino incaricato di guidarla a Benevento.

Mastella confessa di essere nervoso perché "Quelli del centrodestra hanno intuito che c’è partita, che la forbice dei sondaggi tra Fico e Cirielli, a sorpresa, sembra essersi ristretta". Ma non solo. "Da qualche giorno, hanno pure cominciato a corteggiarmi", rivela l'ex ministro della Giustizia. Che poi aggiunge: "Ma sì! Cleme’, mi dicono, tu che ci stai a fare con quel grillino? Quella non è roba tua... Del resto, sa, io comunque in Campania i miei centomila voti li sposto... Centomila, capito? Mica bruscolini". Mastella è un fiume in piena e confida che a contattarlo sono "ministri, plenipotenziari forzisti e di Fratelli d’Italia..." che sono "tutti ringalluzziti perché hanno annusato la possibilità del colpaccio, perché sanno che riuscire a prendersi la Campania sarebbe una zampata pazzesca, varrebbe dieci volte le vittorie delle Marche e della Calabria messe insieme". Ma la vera novità è che ora Mastella in inizia ad avere dei dubbi su chi sostenere. "Guardi, lo ammetto: io sono in difficoltà. I miei non li tengo più. A Benevento, la città dove sono sindaco, il Pd e i 5 Stelle mi fanno un’opposizione dura, concreta. E io allora mi ripeto che devo sorvolare, provando a fare finta di niente. Perché se uno ha un obiettivo comune, qualche boccone amaro deve ingoiarlo", spiega. Poi, però, precisa: "Allora però poi per me diventa inaccettabile sentire Fico che punzecchia De Luca... Oppure assistere all’esodo massiccio verso FI di amministratori deluchiani, come se fosse la cosa più normale del mondo. Oh! Ma quella è tutta gente di territorio, capace di spostare consenso! Invece De Luca sta lì preoccupato solo di spiegarci che il capotavola è dove si siede lui. Scherziamo?". E, infine, arriva l'affondo all'ex governatore della Campania: "No, dico: se la mettiamo così, allora quel posto spetta a me. Devo - si chiede polemicamente Mastella - per caso ricordargli il mio curriculum?".

Secondo l'ex democristiano, quella della Campania è una "partita aperta" anche perché "Fico non è uno che trascina le folle, che coinvolge, esalta" e inoltre "deve andare in giro a chiedere voti per una coalizione che tiene dentro De Luca, da lui criticato in tutti i modi". Infine, arriva, dopo il populista De Luca "quindi Fico deve darsi una bella svegliata. Se no...". Cirielli, infatti, "crede alla grande rimonta" ed è convinto che "se riesce a prendersi la Campania, di fatto, poi, - spiega Mastella - è come se diventasse il capo del centrodestra in tutto il Sud".

E, intanto, un centinaio di amministratori locali tra cui 21 sindaci che finora hanno sostenuto De Luca sono passati con Forza Italia "pronti a portare vagoni di voti al generale Edmondo Cirielli", scrive Roncone che conclude il suo pezzo con una "piccola riflessione", ossia "avete idea di cosa significherebbe per Schlein e Conte perdere qui?".

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