Mentana bacchetta Formigli per lo scoop

Enrico Mentana mantiene il fair play. E poi come si fa a litigare con il collega di rete. Però dice chiaramente la sua. Non gli è piaciuto quello che è successo l'altra sera a Piazza pulita. Una forte irritazione si notava già in trasmissione dietro quel suo sorrisetto ironico, quelle mani che si agitavano sui braccioli della poltrona. Era visibilmente contrariato dopo aver visto l'intervista «rubata» (con telecamera nascosta) a Giovanni Favia in cui l'esponente del M5S traccia un ritratto devastante del movimento di Grillo e del «padre-padrone» Casaleggio. Mentana (ospite in studio), pur ripetendo che si trattava di un'operazione legittima, aveva aggiunto che era comunque una situazione «spiacevole» per il giovane politico coinvolto. Aveva pure cercato di mettere una pezza alla vicenda chiamando durante un break pubblicitario Favia e riportando una volta tornati in diretta che il consigliere regionale emiliano sosteneva di aver detto quelle cose «in un momento difficile, in cui aveva litigato con Casaleggio» e che erano «frasi sbagliate». Ieri pomeriggio il direttore è tornato sulla questione su Twitter: «Caso Favia - scrive - fuori onda è legittimo, come è stato per tutti da Fini a Scilipoti, ma è sempre sgradevole. Però perché emerge solo 4 mesi dopo?». Più tardi, durante l'edizione delle 20, ha parlato di una «confidenza raccolta a tradimento» e si è chiesto se deontologicamente sia una cosa corretta. Mentana ha aggiunto che non conosceva il contenuto del video prima della trasmissione.
Dunque, si desume, che lui non avrebbe mandato in onda lo sfogo di una persona che pensava di non essere ripresa dalle telecamere. E che tenersi in archivio il filmato per mesi ha qualcosa di sospetto (conservare una «bomba» giornalistica per la ripresa di settembre?). Formigli, conduttore di Piazza pulita, non vuole commentare le posizioni del collega, dice di attenersi al fatto che in trasmissione ha sottolineato che si trattava di un'operazione legittima. E precisa: «L'intervista non è di quattro mesi fa, ma di inizio giugno, precisamente del 5, e dunque non potevamo mandarla in onda nell'ultima puntata del 7, perché l'inchiesta sui grillini non era pronta. Non ha senso pensare che volessimo conservarla per chissà quale motivo. Tra l'altro Favia, nel suo blog, ha praticamente confermato quando detto nel pezzo da noi mandato in onda. Dunque, mi pare che noi siamo a posto».
I maligni potrebbero pensare che la questione non si chiuda qui. Mentana è molto ascoltato all'interno dell'azienda, essendo il salvatore indiscusso del Tg e a cascata della rete, e ha sponsorizzato e agevolato in ogni modo l'arrivo di Michele Santoro (a fine ottobre).

Formigli, che certamente ha dimostrato di realizzare una buona trasmissione, sente - com'è naturale - il fiato sul collo per l'arrivo del «mostro sacro» ex maestro. Il confronto, in termini di scoop, polemiche suscitate, e anche di ascolti, sarà inevitabile. E partire con una bomba come quella che ha devastato il mondo dei grillini vuol dire metter a segno un punto.

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