
Questa mattina, circa 10mila metalmeccanici hanno fatto ingresso in tangenziale "disattendendo le prescrizioni" e "creando il blocco della circolazione stradale" sul tratto interessato dal corteo. A darne notizia è stata la Questura di Bologna, sottolineando che i dimostranti saranno "denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali". I manifestanti sono arrivati da tutta l'Emilia-Romagna e dalle 9 si sono radunati presso il Parco Nord, dove era previsto il punto di raccolta.
Poi, spiega ancora la Questura, anziché seguire il percorso cittadino concordato con l’Autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena. A quel punto è stato necessario l'intervento dei Reparti inquadrati della Polizia che, "per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza". Ma al megafono, gli organizzatori della manifestazione avevano annunciato di aver "concordato con la Questura di poter sfilare in tangenziale" a Bologna per chiedere il rinnovo del contratto collettivo di lavoro, per poi aggiungere che "la tangenziale ce la prenderemo noi".
Non è chiaro se ci sia stato un fraintendimento nella comunicazione tra le parti o se ci sia stata una precisa volontà di disattendere le indicazioni. Attualmente, questura e organizzatori della manifestazione sono su due posizioni opposte in merito alle prescrizioni fornite per il corteo. Ovviamente, tutto questo è diventato pane per la sinistra, che a convenienza si schiera con i metalmeccanici. Elly Schlein all'incontro organizzato dal Pd con Anm, Camere penali e Consiglio nazionale forense e dei giuristi, sostiene che "di fronte all'incapacità di dare risposte al paese sceglie di punire chi si lamenta. È una vecchia tecnica, lo dico a Meloni: si fa il Governo del nemico. Durante lo sciopero dei metalmeccanici i lavoratori sono stati denunciati perché protestavano".
Schlein omette di dire che potrebbero essere denunciati perché avrebbero disatteso le indicazioni della questura, non perché protestavano, visto che la manifestazione era preannunciata ed era anche stato previsto il servizio di sicurezza per i manifestanti. Ma nella propaganda delle opposizioni, è utile creare una narrazione che vada in una determinata direzione.
"Meloni e Piantedosi non osino toccare le persone oneste che lottano per una vita dignitosa delle proprie famiglie. Sono questi operai i veri Patrioti", è lo slancio di Nicola Fratoianni. In entrambe le dichiarazioni viene ignorata l'indicazione fornita dalla Questura di Bologna.