Cronache

Mettersi a nudo? È un fatto di costume

La campionessa di tuffi Tania Cagnotto posa per "Playboy". Ma spogliarsi ormai è diventato uno sport

Mettersi a nudo? È un fatto di costume

Alla vigilia del ventottesimo compleanno Tania Cagnotto si esibisce in tre salti mortali e mezzo rovesciato, punteggio 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9 a a seguire. Il tutto non avviene dal trampolino di 1 o 3 metri e nemmeno dalla piattaforma di metri 10 ma sulle pagine patinate di Playboy, con tanto di copertina e titolo un po' rococò: un tuffo tra le braccia della signora trampolino. Che significa? Che la più grande e unica tuffatrice italiana ad avere vinto medaglie europee e mondiali ha deciso di togliersi anche il costume da bagno, pezzo unico, e di mostrarsi come l'hanno fatta mamma Carmen e papà Giorgio, tuffatori anche loro ma vestiti sempre, almeno pubblicamente.

Una bella performance, lo sport tira e attira. Abbiamo una ministra, pure lei regina dell'acqua, Josefa Idem, ma qui si tratta di una cosa meno seriosa e più ludica e scherzosa. Quando il corpo della ragazza è bello è anche bello mostrarlo, con la grazia e senza volgarità, ricorrendo alla malizia di quella scarpa con tacco da piattaforma metri dieci e lo sguardo da doppio avvitamento.
Miss Cagnotto ha vinto molto, per la cronaca 48 titoli italiani, quest'ultimo trionfo non era in programma ma può essere accolto a braccia aperte, in senso buono.

Nessuna sfida alla Pellegrini che tra una bracciata e l'altra in piscina cambia idea e amori ma resta una campionessa anche di bellezza, due femmine diverse, con percorsi e personalità distanti.

Ma il totale è uguale, ragazze, donne che hanno dato luce al nostro sport, nel nuoto e nei tuffi (la Idem in canoa), discipline che dovrebbero far parte costante del palmares azzurro, circondati, come siamo, dal mare.

Ma è curioso ricordare come la Pellegrini sia una ragazza di fiume, il Musone (guarda un po' le combinazioni) di Mirano, sua città di nascita, e la Cagnotto altoatesina di Bolzano, sotto la roccia di Virgolo.

Su Playboy si era esibita anche Francesca Piccinini, in verità più vestita di quando si esibiva sui campi di pallavolo, una delusione per chi si aspettava la schiacciata a rete. Memorabile, invece, le fotografie della nuotatrice americana Amanda Beard che ha posato nuda per un'associazione che tutela gli animali da pelliccia, così come clamoroso il servizio su Playboy del gruppo delle atlete tedesche alle Olimpiadi di Londra, la nuotatrice Mauer, la tuffatrice Steuer, la tiratrice Gaus, l'hockeista Scutze e la ginnasta Sergeeva, frauen und damen d'oro, a prescindere.

Tutta roba buona, da podio. Insomma la Cagnotto ultima della fila recupera posizioni e sale sul podio. É abituata a vedere tutti e tutte dall'alto. Stavolta si corica, giace, si riposa mentre i giudici diventano osservatori e gli osservatori giudici.

Riassunto: tutti guardoni.

Commenti