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"Se si fossero accorti prima...". Fontana sbugiarda Sala sulle violenze di Milano

Il sindaco ammette le proprie responsabilità su degrado e insicurezza ma ancora gioca a rimpiattino: chiede uomini per la sicurezza ma non assume agenti per la polizia locale

"Se si fossero accorti prima...". Fontana sbugiarda Sala sulle violenze di Milano

Dalle parti di Palazzo Marino, finalmente, sembrano essersi accorti del grave degrado nel quale versa Milano. Violenze, reati predatori e sessuali sono pressoché all'ordine del giorno in tutto il territorio, con maggiore incidenza in alcuni quadranti. Senza approfondire il discorso delle periferie cittadine, che in alcuni casi sono diventate delle zone franche in mano alla criminalità straniera dedita allo spaccio, il caso più rilevante è quello della stazione Centrale. Lo stupro della turista da parte di un senza tetto straniero e irregolare sul territorio italiano sembra aver aperto una breccia nel muro di indifferenza che ha sempre caratterizzato la giunta di Beppe Sala, che ora sembra assumersi la responsabilità, politica e morale, del decadimento diffuso della città.

"Torniamo al fatto che alcuni luoghi vanno presidiati in continuità. Non voglio scaricare la colpa, perché è evidente che mi sento responsabile prima di tutti. Però è abbastanza evidente che servono più persone. Io le aspetto", ha dichiarato il sindaco a margine dell'apertura del forum del cibo alla Fondazione Feltrinelli. Mercoledì arriverà a Milano il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, che appronterà probabilmente nuove misure per contrastare la criminalità in città. "In Centrale fino ad oggi abbiamo fatto controlli a rotazione ma probabilmente serve un presidio costante. Poi è chiaro che la città è complessa che non si può presidiare tutto, ma credo che vista la situazione io non ho paura di dire che va controllata di più", ha aggiunto il sindaco, sottolineando la necessità di controlli anche nelle zone della movida. Nella notte tra sabato e domenica, per esempio, un calciatore svizzero è stato accerchiato da una banda di nordafricani all'uscita di un locale della centralissima corso Como e derubato di ogni suo avere, pure delle scarpe. Ma alle forze dell'ordine dev'essere data la possibilità di adempiere ai loro doveri applicando la legge. Gli agenti lamentano di fare un lavoro inutile visto che, dopo l'arresto, i malviventi vengono immediatamente lasciati liberi di delinquere ancora.

"La situazione inizia ad essere preoccupante. Forse, se si fossero accorti un po' prima, non saremmo arrivati a questi livelli", ha dichiarato il governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando l'immobilismo della giunta in questi ultimi anni, durante i quali hanno puntato il dito contro l'opposizione di Palazzo Marino. "Sono anni che parliamo di questa cosa e ci dicono che facciamo speculazione politica. Forse vediamo un pò più lungo di quelli che fanno finta di non vedere quale è la realtà", aggiunge il governatore di fede leghista. "Purtroppo hanno cercato loro, facendo speculazione politica, di mettere lo sporco sotto il tappeto e ora purtroppo salta fuori", ha concluso Sala.

Contro le violenze sulle donne, invece, "innanzitutto occorre smetterla di fare finta che non succeda niente. Chiederemo al ministro Piantedosi un intervento e parleremo della possibilità di aumentare il numero dei rappresentanti delle diverse polizie. Io personalmente insisterò anche perché si ricominci ad utilizzare maggiormente l'esercito".

Ora, Beppe Sala chiede più agenti al ministero degli Interni ma appena pochi anni fa scendeva in piazza a manifestare in favore dei migranti. Anche dopo l'aggressione subita da due militari dell'operazione Strade sicure impegnati proprio in stazione Centrale a opera di stranieri irregolari. Il sindaco di Milano è lo stesso che ha spesso minimizzato gli accadimenti in città, esaltando il modello Milano e puntando sul "mal comune mezzo gaudio" con le altre grandi capitali. Eppure, l'amministrazione comunale avrebbe già in casa un primo strumento di contrasto negli agenti della polizia locale di Milano, che possono adempiere ai compiti di polizia giudiziaria ma vengono utilizzati esclusivamente come strumento di cassa per il Comune.

"Il Ministero ha già concesso e sicuramente invierà ulteriori uomini, ma Sala e Granelli ci devono spiegare che fine hanno fatto i 500 agenti della locale in più promessi, ricordandosi che i 200 arrivati non riescono neanche a sopperire i pensionamenti degli ultimi anni", denuncia in una nota Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano e capogruppo della Lega in Città metropolitana. L'opposizione da tempo chiede che il corpo di polizia del Comune venga adeguato e sfruttato al meglio delle sue possibilità, senza ideologie, come quelle che vorrebbero bloccare l'impiego dei taser. "Il Comune di Milano, causa principale dell'attuale situazione grazie al contributo in negativo delle ultime 3 amministrazioni, non può continuare a giocare a rimpiattino.

Chiediamo al Sindaco di responsabilizzarsi e inviare agenti della polizia locale in ogni quartiere con precisi compiti di polizia giudiziaria", conclude Piscina.

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