
Fratoianni show su La7. Durante l’ultima puntata di In Altre Parole, il programma di approfondimento politico e culturale che va in onda ogni domenica sera, è andato in scena l’ennesimo comizio anti-Meloni. Questa volta il protagonista indiscusso è Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana e alleato di Angelo Bonelli. L’esponente di spicco dell’opposizione ha pensato bene di attaccare su tutti i fronti la premier Giorgia Meloni e il suo intervento si è trasformato in un mix di affermazioni ideologiche e invettive personali che niente hanno a che fare con la normale dialettica politica.
Partendo da quello che, evidentemente, rimane l’ultimo e l’unico collante della sinistra. “Il nostro progetto? Mandare a casa la Meloni per restituire dignità all’Italia”, esordisce senza tanti giri di parole. Secondo il parlamentare dell’opposizione, infatti, mandare a casa il governo guidato da Giorgia Meloni rappresenterebbe un passo fondamentale per l’Italia e, stando al suo ragionamento, potrebbe aiutare il Paese a risolvere le crisi internazionali come la polveriera in Medio Oriente. Ma non solo: cambiare il presidente del Consiglio, evidentemente, dovrebbe restituire la dignità al Paese, affrontando disuguaglianze e ingiustizie sociali. Un discorso tanto ideologico quanto privo di basi politiche solide.
Ma Fratoianni ne ha anche per Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier dell’esecutivo di centrodestra. “Assistiamo al primo genocidio in diretta della storia e mi vergogno che Salvini sia il vicepresidente del mio Paese”, sentenzia incalzato anche dalle domande del giornalista Massimo Gramellini.
Secondo Fratoianni, le parole e la mimica di Matteo Salvini di fronte alla crisi palestinese sono difficili da commentare. La soluzione è sempre la stessa: cambiare anche il ministro dei Trasporti e metterne uno di sinistra.