L'industria padovana piange Silvano Carraro. È morto il presidente di Morellato & Sector SpA, figura storica anche di Confindustria Padova, dove ha ricoperto negli anni incarichi istituzionali nella giunta, nel Consiglio Generale, nella Commissione di designazione e ancora fino ad ieri nella Commissione Statuto e nella Consulta dell'Economia.
«Con l'improvvisa scomparsa di Carraro ci lascia un amico e un punto di riferimento - commenta il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin - e l'industria veneta perde uno dei grandi imprenditori che ne hanno fatto la storia nel Dopoguerra: un uomo che ha saputo trasformare, con tenacia, coraggio e lungimiranza, un piccolo laboratorio in un gruppo industriale di fama internazionale, facendo di Fratte di Santa Giustina in Colle, piccola frazione del padovano, la capitale mondiale dei cinturini per orologi e una delle sedi riconosciute del gioiello-orologeria contemporanei e del gusto italiano».
Pavin lo ricorda come un grande imprenditore e allo stesso tempo un uomo di spessore. «Era una persona buona, schietta, dai modi garbati - dice Pavin - che ha sempre avuto il senso profondo del valore sociale dell'impresa, crescendo la quale potrà crescere anche il benessere di quanti vi lavorano e del territorio nel quale si opera. Imprenditore di razza, sempre presente in azienda, non era mai stanco di lavorare, di pensare a cosa fare nel domani. Ed era sempre prodigo di insegnamenti e di umanità, nei confronti di tutti i suoi collaboratori e dipendenti».
La morte del presidente segue di soli due mesi quella del figlio Antonio, terzogenito di casa Carraro, che si era spento a settembre dopo una lunga malattia, lasciando quattro figli, di cui tre minori, e la compagna. Lui non lavorava nell'azienda di famiglia, ma aveva a Padova una propria ditta di cosmetici.
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