Il rapporto tra l’Italia e la Fiat "è di grande importanza storica ed economica, ma non è sempre stato sano". A dirlo è Mario Monti che al convegno di Confindustria ha ricordato la decisione che negli anni '80 impedì a Ford di acquisire l’Alfa Romeo "nella presunzione di proteggere gli interessi a breve termine". Ma il premier è convinto che sia "improprio nel caso di Fiat e di molti altri che lo Stato intervenga con il denaro dei contribuenti per tranquillizzare le proprietà e i lavoratori. Questo è avvenuto tantissime volte, è esattamente quello che io devo impedire come presidente del Consiglio e ministro dell’Economia"
Del resto Monti, che ieri ha incontrato i vertici Fiat in un "colloquio illuminante e interessante", ricorda come un'azienda privata "ha il diritto oltre che il dovere di scegliere, per i suoi investimenti, le localizzazioni
che ritiene più convenienti. "Tre cose sono importanti per un'azienda del genere: produttività, flessibilità e soprattutto rispetto. Il paese deve certo esigere ma deve anzitutto rispettare le scelte di un'impresa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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