
La promozione di Fitch fa crollare al tappeto la strampalata narrazione della sinistra, che descrive un Paese al collasso e ormai sull'orlo del baratro. La realtà è un'altra, e la fotografia scattata dall'agenzia immortala una Nazione che ha cambiato passato rispetto agli ultimi anni. Non a caso, il rating dell'Italia passa da BBB a BBB+; l'outlook è stabile. Il semaforo verde è stato accolto con grande soddisfazione da Giorgia Meloni, che ha rivendicato l'azione del governo e ha spiegato perché è stata imboccata la via del rilancio.
Il presidente del Consiglio, intervenuto in una nota diffusa da Palazzo Chigi, ha affermato che la promozione ottenuta da Fitch "conferma che il percorso del nostro governo è quello giusto". E ha citato i risultati di cui va più fiera e che stanno consentendo all'Italia di rialzare la testa, dai conti in ordine (grazie alla responsabilità nelle scelte di bilancio) fino all'economia che si rafforza grazie all’aumento dell’occupazione: "Questi non sono slogan, ma risultati concreti".
Per Meloni non ci sono dubbi: "È un chiaro segnale di fiducia dai mercati internazionali". La stabilità politica (dopo anni di continue crisi di governo), le politiche economiche "credibili" e il sostegno a chi crea lavoro e ricchezza fanno parte di provvedimenti che "stanno dando i loro frutti". Il capo dell'esecutivo si è detto consapevole delle sfide all'orizzonte (come la crescita, il debito e la sostenibilità), ma al tempo stesso ha vantato la possibilità di "guardare avanti con orgoglio", specialmente in vista della manovra di fine anno: "Il nostro impegno viene riconosciuto, e questo ci dà ulteriore forza per fare sempre di più, per l’Italia e le sue famiglie".
Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato gli ingredienti della ricetta che ha permesso di compiere notevoli passi in avanti: "Tanto studio, tanto lavoro. Serio e riservato. Abbiamo riportato l'Italia sulla giusta strada". Gli ha fatto eco Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e segretario del Carroccio: "Sono orgoglioso del lavoro della Lega e del suo ministro dell’Economia per il bene degli italiani".
La prova dei conti dell'Italia però non è finita. Il governo intende tagliare le tasse per aiutare il ceto medio: sul tavolo c'è l'ipotesi di una sforbiciata dell'Irpef per i redditi fino a 60mila euro.
Ma prima bisogna trovare le coperture, e non aiuta l'incertezza sui mercati a causa della guerra Ucraina-Russia e in Medio Oriente. Però l'esecutivo è ottimista, anche perché lunedì sono attesi i dati dell'Istat sull'economia nazionale. E da lì si capiranno i margini di manovra.