Ugo Vetere, ex sindaco di Roma, è morto nella notte nella sua casa di San Martino al Cimino. Nato nel 1924 a Reggio Calabria, esponente del Pci, fu eletto sindaco nel 1981 alla guida di una giunta rossa (fino al 1985). Lascia la moglie e tre figli.
Sindacalista, deputato, senatore. Ugo Vetere, una vita politica nel Pci, è rimasto nella memoria dei romani per il suo mandato a guida della città: il ricordo forse più forte e "spettacolare" va al marzo del 1984 quando riuscì a fermare l’azione di uno squilibrato in una scuola media, salvando gli studenti presi in ostaggio. Partecipò alla Resistenza; nel 1956 divenne il segretario nazionale della Cgil e nel 1966 consigliere comunale e dieci anni dopo assessore. Nel 1972 venne eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati e nel 1987 fu nominato senatore della X legislatura.
La sua attività politica a servizio dei cittadini fu caratterizzata dall’attenzione verso il sociale con la realizzazione dei primi centri per gli anziani, il risanamento delle borgate, l'ampliamento della linea metropolitana, la costruzione di asili nido e l’impegno per i senza fissa dimora, a fianco di Don Luigi Di Niegro, con cui collaborò con passione per diversi anni.
"Sono il sindaco di chi mi ha votato, di chi non mi ha votato e di chi mi ha votato contro" il suo cavallo di battaglia.
Questo il ricordo del segretario Pd Pier Luigi Bersani: "Scompare uno dei grandi sindaci di Roma, un uomo che ha caratterizzato una fase di profondo e positivo rinnovamento della città. Il suo impegno per Roma e per il Paese rimarrà un patrimonio prezioso e irrinunciabile. Esprimo alla famiglia il cordoglio mio e del Partito Democratico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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