Gabriele Moratti, Daniele Sirtori e Vanni Laghi sono i classici tre maschi che parlano di moto dal mattino alla sera e trovano l'odore di un'officina afrodisiaco quanto un profumo di gran marca. In mezzo a tutto Vanni è in grado di costruire a mano capolavori su due ruote che fanno perdere la testa a tutti gli appassionati del mondo: un suo modello è stato comprato per 600 mila euro all'asta dell'Amfar dello scorso anno a Cannes, uno dei più importanti eventi di beneficenza del mondo. Insieme hanno creato Redemption Choppers, un marchio di abbigliamento lussuoso ispirato dall'estetica biker: lo stesso livello di Hermès applicato al mondo del motociclismo invece che a quello dell'equitazione. La collezione presentata in questi giorni a Parigi vanta una serie di modelli in pelle (morbidissima) cashmere (preziosissimo), pitone, coccodrillo e altri materiali di gran pregio ma sempre in nero e rosso, come i murales di Rothko nel Seagram Building di New York. Le forme sono ovviamente ispirate a tutto quel che un motociclista raffinato può sognare addosso a una donna bella da morire: giubbotti e pantaloni scolpiti addosso, gonne cortissime e trasparenze assassine dove serve. Il tutto completato da accessori di grande bellezza come lo stivaletto che diventa stivalone grazie a una speciale ghetta di pelle da infilare come un guanto sulla gamba, la borsa in pitone da agganciare in vita, gioielli e decorazioni borchiate a forma di Croce di Malta che è il simbolo più amato da chi prende la moto e via non lo vedete più.
Per statuto il 50 per cento dei guadagni di Redemption Choppers va in beneficenza. E visto che è una bella griffe, rigorosamente made in Italy e fatta da italiani, si spera proprio non debba andare a sfilare a New York perché pare che a Milano facciano fatica a trovare posto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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